Negli ultimi anni, l’integrazione tra IT (Information Technology) e OT (Operational Technology) è diventata un tema ricorrente per molti manager, sia nell’ambito informatico che in quello produttivo. Però, nonostante se ne parli da tempo, spesso la convergenza tra queste due aree rimane confinata al solo livello tecnologico, mentre il vero potenziale di questa unione resta in gran parte inespresso.
IT e OT sono come due facce della stessa medaglia: una si occupa della gestione dei dati, l’altra del controllo dei processi fisici. Per lungo tempo, queste tecnologie hanno viaggiato su binari paralleli, separate nelle loro funzioni, ma con il rapido evolversi delle esigenze aziendali è diventato evidente che una maggiore integrazione può aprire nuove opportunità. Alcune aziende, infatti, hanno già iniziato a scoprire i vantaggi di unire questi due mondi, dal risparmio dei costi a un miglioramento della sicurezza. 

Per approfondire questo argomento e capire come le aziende possano affrontare al meglio questa sfida, abbiamo intervistato Simone Trentin, Product Owner di Stesi, che ci ha offerto una visione su come IT e OT possano collaborare per portare risultati concreti, ben oltre la semplice integrazione tecnologica. 

Cosa si intende per IT o Information Technology 

IT, acronimo di Information Technology (in italiano, “Sistemi Informativi”), rappresenta l’insieme di tecnologie, infrastrutture e processi necessari per la gestione e l’elaborazione dei dati aziendali. Come racconta Simone, “IT non è solo manutenzione di software e hardware. Include lo sviluppo continuo delle infrastrutture informatiche, che oggi sono fondamentali per la crescita di qualsiasi azienda.” 

Un aspetto centrale dell’IT è garantire la qualità e l’integrità dei dati, nonché facilitare il loro trasferimento ed elaborazione. In breve, i sistemi IT vengono impiegati principalmente per risolvere problemi aziendali, rendendo i processi interni più rapidi e migliorando la comunicazione. Ne sono un esempio i classici sistemi ERP, che aiutano le imprese a ottimizzare risorse come personale, attrezzature e finanze, migliorando l’efficienza complessiva. 

Dal punto di vista fisico, l’infrastruttura IT include server, dispositivi di archiviazione, apparecchiature di rete e dispositivi finali utilizzati dagli utenti.  

It information technology: operatore che preleva del materiale

Cosa si intende con OT o Operational Technology 

OT, acronimo di Operational Technology (in italiano, “Tecnologia Operativa”), si riferisce all’insieme di hardware e software utilizzati per gestire e controllare i dispositivi fisici all’interno di un contesto industriale. “Per semplificare”, spiega Simone, “possiamo dire che l’OT si occupa di supervisionare i processi industriali, intervenendo sulle criticità e promuovendo lo sviluppo delle infrastrutture legate alla produzione, ai trasporti e all’automazione”. 

A differenza dell’IT, che si concentra sui dati, l’OT si basa sull’uso di dispositivi e software per monitorare e controllare direttamente i processi fisici 

La tecnologia operativa ha una lunga storia, ma ha acquisito una propria identità con l’avvento dell’automazione industriale e la necessità di collegare in rete i vari macchinari per migliorare il controllo dei processi. “Infatti”, ricorda Simone, “grazie ai progressi nella comunicazione machine-to-machine e nel machine learning, l’OT oggi permette non solo di monitorare i dispositivi, ma anche di analizzare i dati in tempo reale, facilitando la manutenzione preventiva e migliorando i tempi di attività”. Ecco perché oggi, con OT, ci si riferisce insomma a una complessa rete di dispositivi e software che costituiscono il cuore dei sistemi di controllo industriale, della produzione e dei processi automatizzati. 

L’evoluzione di IT e OT 

In passato, i reparti IT e OT operavano in modo indipendente, con poche interazioni tra loro. Le loro competenze erano considerate distinte e, di conseguenza, le aree d’intervento raramente si sovrapponevano. Tuttavia, nell’ultimo decennio, la situazione è cambiata radicalmente. “L’era digitale, l’avvento di nuove tecnologie e l’evoluzione dell’hardware hanno avvicinato sempre di più queste due competenze“, spiega Simone. 

Un ruolo decisivo in questa trasformazione lo ha giocato certamente l’Industria 4.0, che ha accelerato ulteriormente questo processo di integrazione. “Oggi, i dispositivi industriali moderni,” continua Simone, “quando connessi a una rete aziendale, sono in grado di comunicare direttamente con i sistemi IT, scambiando dati preziosi per ottimizzare e velocizzare i processi produttivi”. Questo significa che non si tratta più di reparti separati, ma di due facce della stessa medaglia, che lavorano insieme per raggiungere obiettivi comuni. 

La coesione tra IT e OT è diventata un elemento chiave per il successo di un progetto industriale. Entrambi i reparti, infatti, contribuiscono con le loro competenze specifiche, creando una sinergia che migliora l’efficienza, la produttività e la sicurezza. L’integrazione di queste due aree non è più un’opzione, ma una necessità per restare competitivi nel mercato odierno”, conclude Simone. 

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I vantaggi della convergenza tra IT o OT  

La convergenza tra IT e OT offre numerosi vantaggi, che vanno ben oltre la semplice integrazione tecnologica. Uno dei principali benefici è la capacità di ottenere rilevazioni in tempo reale, che permettono di monitorare lo stato dei dispositivi, individuare errori e valutare le prestazioni, consentendo interventi tempestivi per risolvere eventuali criticità. Come spiega Simone, “Questa capacità di rilevare problemi in tempo reale riduce i tempi di inattività e migliora la produttività, un aspetto fondamentale in qualsiasi settore industriale”. 

Un altro vantaggio è la raccolta e analisi dei dati, che permette di identificare aree di miglioramento nei processi produttivi. “Lo studio approfondito dei dati,” afferma Simone, “ci consente di ottimizzare le prestazioni e la qualità, migliorando la produzione e riducendo gli sprechi”. Inoltre, l’automazione dei dispositivi hardware riduce la dipendenza dall’intervento umano. Un esempio è l’uso degli AGV (Automated Guided Vehicles), che funzionano autonomamente, migliorando l’efficienza operativa. 

“Unendo le reti e gestendo l’OT all’interno di una sottorete sicura”, spiega Simone, “si può ridurre la quantità di apparecchiature necessarie, migliorando anche la condivisione dei dati tra i reparti”. Il risultato, insomma, è una gestione più intelligente dell’intera supply chain e l’implementazione di pratiche come la produzione just-in-time. Il personale OT, ad esempio, può combinare i dati di vendita provenienti dall’IT con i dati di produzione per ottimizzare la produzione e rispondere meglio alla domanda del mercato. “Con questa integrazione”, continua Simone, “possiamo aumentare la produzione dei prodotti più richiesti e ridurre quella dei meno venduti, garantendo così un utilizzo più efficiente delle risorse”. 

Ma non è tutto qui. La convergenza IT-OT porta anche benefici nelle connessioni con organizzazioni esterne, grazie all’uso della connettività remota e delle reti basate su cloud. Per ambienti IoT e industriali moderni, la connettività esterna è d’altronde un must.  

Alcuni casi d’uso del WMS silwa di Stesi in ambit IT e OT 

Negli ultimi anni, Stesi e il suo sistema WMS silwa hanno vissuto una vera e propria rivoluzione tecnologica. Collaborare con i reparti IT e OT dei clienti è diventato sempre più cruciale per garantire il successo dei progetti. Come sottolinea Simone, “Trovare il giusto equilibrio tra IT e OT permette di ottenere grandi vantaggi, sia in termini di efficienza che di integrazione dei processi.” E naturalmente, quindi, anche silwa ha dovuto evolversi, diventando un vero e proprio strumento in grado di unire e gestire le due anime tecnologiche delle aziende: IT e OT. 

infografica sul WMS silwa che mostra le sue capacità di interagire con diverse tecnologie e gestire molteplici processi

Un esempio di questa integrazione è il caso di un’azienda cliente di Stesi da tempo, che ha deciso di sfruttare silwa per coordinare i processi di magazzino (WMS) con quelli produttivi (OT), basandosi sulle informazioni provenienti dai sistemi ERP e MES (IT). L’infrastruttura dati progettata per questa realtà permette di automatizzare processi complessi, unificando operazioni come la pianificazione (ERP/MRP), l’approvvigionamento delle materie prime (WMS), la configurazione automatica delle linee produttive (OT), il monitoraggio della produzione (MES) e la registrazione del prodotto finito (WMS), fino alla spedizione del prodotto al cliente finale. “Questa integrazione,” spiega Simone, “garantisce una gestione ottimale delle risorse e dei processi, riducendo errori e aumentando l’efficienza.” 

Processi simili sono stati realizzati per aziende come Roberto Industrie (Morato Group), Samo, Linergy, BRN, Quadrifoglio e Rigoni. In questi casi, oltre alla gestione dei processi produttivi, il software silwa si occupa di interfacciarsi con i dispositivi automatici di stoccaggio, come armadi verticali, magazzini automatici e dispositivi pick-to-light e put-to-light. Grazie a questa integrazione, operazioni che un tempo erano manuali sono ora completamente automatizzate, permettendo di gestire in modo efficiente i fabbisogni di ordini e produzione. 

In tutti questi casi, silwa coordina i processi operativi, partendo dai dati gestiti dai sistemi ERP e MRP, e garantendo una comunicazione fluida tra le diverse tecnologie. Una soluzione che non solo riduce i margini di errore, ma aumenta anche la produttività complessiva, consentendo alle aziende di essere più competitive sul mercato. 

schermata del software Silwa

Conclusione  

Nell’attuale contesto digitale, l’integrazione tra IT e OT è diventata un elemento chiave per il successo di un’azienda. Lavorare in sinergia permette di migliorare efficienza e produttività, ottimizzando i processi e riducendo gli errori. Abbiamo visto come questa collaborazione possa trasformare i flussi operativi, portando benefici concreti come la riduzione dei costi e il miglioramento della competitività sul mercato. 

Per rimanere competitivi e sfruttare al meglio le nuove tecnologie, collegare IT e OT non è più una semplice opportunità, ma una necessità strategica. Vuoi sapere come integrare queste aree per potenziare i tuoi processi aziendali? Contattaci. Il team di Stesi è pronto ad aiutarti.   

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