Efficientare la logistica di magazzino è una cosa solo “da grandi”? La risposta è no e a dirlo sono i numeri. Perché sebbene il tessuto imprenditoriale italiano sia composto per il 93 per cento da micro e piccole imprese, tra queste minuscole realtà ci sono numerosi esempi di chi, con investimenti programmati e tutto sommato contenuti, è riuscito a trasformare il proprio magazzino in centro di eccellenza, al pari di quello dei grandi player, dei big.

Come efficientare la logistica?

Ma come hanno fatto? Hanno scelto l’efficienza, dunque hanno ottimizzato i costi, monitorato ed eliminato gli sprechi, motivato e coinvolto il personale. In altre parole, hanno scelto di cambiare. Sono infatti aziende che hanno scelto di andare – anche solo compiendo ogni giorno piccoli passi – verso il miglioramento continuo, applicando il noto ciclo di Deming (o PDCA, acronimo dall’inglese Plan–Do–Check–Act, ossia Pianificare-Fare-Verificare-Agire). Se si sceglie di efficientare, si dovrebbe però sempre partire da due premesse: il magazzino non deve rappresentare un problema, ma un’opportunità; cambiare si può.

Efficientare la logistica passa dal picking

Oramai è risaputo: l’attività di picking all’interno del magazzino è l’attività che assorbe più tempo e più risorse. Comporta infatti un gran numero di spostamenti e impegna fino al 50 per cento del personale, soprattutto se si parla di magazzini tradizionali. Pertanto, ha ricadute importanti sulla produttività e sull’efficienza dell’intero sistema. Ma ottimizzare l’attività di picking, efficientando così tutta la logistica del magazzino, si può (e si deve!). Come? La risposta è cambiando, possibilmente automatizzando il più possibile, partendo da quelle operazioni in cui la sfida uomo-macchina è persa in partenza. Naturalmente non si può generalizzare e ogni magazzino ha le sue peculiarità e le sue inefficienze. Di sicuro – e vale per tutti – non bisogna escludere l’automazione per via dei costi, ritenuti a priori proibitivi. Molto spesso, infatti, proibitivi non sono.

Logistica di magazzino efficiente = 0 sprechi

Un altro aspetto fondamentale per efficientare il magazzino è l’azzeramento degli sprechi. Ma per eliminarli, per prima cosa occorre individuarli. Gli sprechi si eliminano misurandoli, per misurare occorrono numeri, dunque una rosa ben selezionata di KPI. Gli sprechi, oramai è assodato, si nascondono ovunque: per esempio nella gestione di un lavoro (inutile) che si è auto-generato per inefficienza del sistema, per esempio nello stoccaggio di prodotti obsoleti che mai e poi mai verranno utilizzati, ma il cui mantenimento costa.

Efficientare la logistica: scorte o sprechi?

Un tema che molto spesso preoccupa l’imprenditore è quello delle scorte: lo stoccaggio delle scorte equivale a spreco? Dipende. Perché le scorte rappresentano contemporaneamente l’immobilizzazione del capitale dell’imprenditore e un servizio per il cliente. Pertanto, non vanno azzerate, ma deve essere calcolato (costantemente) il livello di scorte ideale.

Efficientare la logistica tramite le persone

Il fattore umano non dovrebbe mai essere un limite al cambiamento, eppure… L’obiezione “si è sempre fatto così”, soprattutto se si è intrapreso un processo di miglioramento continuo, non dovrebbe mai esistere. Se si sta strizzando l’occhio al cambiamento, per prima cosa si dovrebbe coinvolgere tutto il personale interessato: il cambiamento può generare paura, frustrazione, insicurezza e pertanto, l’informazione, la formazione, il coinvolgimento, l’ascolto, non dovrebbero essere mai visti solo come atti dovuti, ma come volano del cambiamento. La cosiddetta “base” dovrebbe sentirsi parte pro-attiva del cambiamento, non colei che subisce le scelte dell’imprenditore. E poiché efficientare comporta cambiamenti, e visto che il cambiamento comporta uno sforzo da parte di chi deve metterlo in atto, si potrebbe valutare di premiare lo sforzo dei dipendenti. Come? Un bonus, un riconoscimento personalizzato, un encomio, normalmente funzionano.

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