La gestione logistica è un elemento chiave per il settore meccanico, chiamato oggi a un cambio di passo. Sì, perché se fino a ieri si trattava di un settore governato esclusivamente dalle logiche e dalle dinamiche del B2B, oggi le cose non stanno più così. Per una serie di motivi che verranno in seguito analizzati, anche il settore meccanico deve confrontarsi con le richieste del canale B2C il che, è bene specificarlo, rappresenta una concreta opportunità di business. Ammesso però che si sia pronti ad affrontare il cambiamento – anche, o forse soprattutto, culturale – e che si sia reattivi rispetto ai tempi (rapidi) che questo cambiamento impone. Il sempreverde adagio “chi si ferma è perduto”, infatti, riassume perfettamente quello che potrebbe succedere a un settore che non reagisce ai nuovi impulsi, questi ultimi dettati soprattutto dall’affermarsi del commercio elettronico, sempre più in voga anche in Italia. In questo scenario, la gestione logistica è quel quid in più che può fare la differenza. Vediamo perché.

Dal B2B al B2C, il ruolo della gestione logistica

La premessa è indispensabile: la gestione di un magazzino B2B è profondamente diversa dalla gestione di un magazzino B2C e pertanto mutuarne i flussi, le dinamiche e i numeri rischia di essere un errore grossolano. In altri termini, gestire un magazzino B2C come se fosse un magazzino B2B è nove volte su dieci un’esperienza fallimentare fin dalle prime fasi e pertanto, se ci si vuole approcciare alla vendita diretta al consumatore, occorre per prima cosa ripensare il magazzino, ri-progettarlo, addirittura – se serve – stravolgerlo.

Come cambia la gestione della logistica tra i canali

D’altro canto, analizzando il tema, emergono subito le differenze insite tra i due canali: da un lato lo scambio commerciale di prodotti o servizi tra aziende – il che presuppone una serie di iter e di procedure consolidate nel tempo – dall’altro la vendita diretta al consumatore, con tutte le variabili del caso. A tal proposito, non si dimentichi che oggi una componente essenziale del B2C è quella dell’e-commerce, la quale a sua volta presuppone una serie di considerazioni specifiche, che mettono al centro soprattutto la rapidità e la qualità della consegna.

Gestione logistica e settore meccanico: la svolta dell’e-commerce

Ed è proprio nel commercio elettronico che il settore meccanico ha trovato la svolta consumer. La possibilità di poter vedere, conoscere, confrontare e, quindi, reperire i ricambi e gli altri prodotti online, infatti, ha avvicinato profondamente il consumatore finale al settore meccanico, un settore che fino a ieri rispettava pedissequamente ogni step della filiera, nella quale un posto di rilievo spettava alla rete, al distributore.

E-commerce e gestione della logistica

In altre parole, l’e-commerce ha accorciato le distanze tra azienda produttrice del settore meccanico e fruitore finale del prodotto, permettendo così al produttore di farsi conoscere, da vicino, da chi utilizza i suoi prodotti. Ma che cosa cambia nella gestione logistica? Per dirla in sintesi, cambia davvero tutto. Il cliente finale si aspetta infatti un servizio simile a quello a cui è abituato per gli altri prodotti che acquista tramite canale online, il che significa che si aspetta consegne personalizzate nei tempi e nei modi. La customer experience, è bene sottolinearlo, avrà un effetto dirompente: se sarà positiva, il cliente tenderà a valutare positivamente prodotto e servizio. Se sarà negativa, invece, la qualità del prodotto – anche se ineccepibile – passerà in secondo piano.

La gestione della logistica: spazio e tempo

E pertanto, un magazzino B2C deve essere, in una parola sola, efficiente. Non che gli altri magazzini possano permettersi di non esserlo: ma nel B2C, produrre inefficienze, anche minime, non perdona. Dunque in un magazzino B2C a prova di efficienza, per prima cosa lo spazio fisico deve essere sfruttato al massimo. Il che non significa che il magazzino debba implodere – resta sempre valida la regola della saturazione intorno all’85% – ma che si debbano trovare soluzioni (anche automatizzate) capaci di razionalizzare gli spazi a disposizione, eventualmente sfruttando le altezze. Attenzione, perché “razionalizzare” non è un termine che è stato utilizzato a caso: un magazzino efficiente non deve solo sfruttare al meglio lo spazio, ma deve anche permettere la rintracciabilità puntuale della merce. E poi sono altri due gli elementi a dir poco indispensabili: il controllo (affidabile) delle giacenze – non si può restare senza merce, ma non si può nemmeno immobilizzare capitale inutilmente – e la riduzione degli errori di prelievo e di spedizione. Come si diceva, infatti, nell’e-commerce un ruolo di primo piano lo rivestono la rapidità, la puntualità e la qualità delle consegne e pertanto non c’è tempo per gli errori. Quanto detto finora deve essere sempre misurabile: la disponibilità di KPI puntuali e di facile lettura e interpretazione è quindi indispensabile.

La gestione logistica efficiente passa da un WMS “serio”

Per essere efficiente, la gestione logistica di un magazzino mette al centro un WMS capace di calarsi nella realtà, gestendo i flussi che servono. E pertanto l’architettura del WMS deve essere progettata da partner che abbiano un alto tasso di know how della logistica applicata al settore meccanico. Non solo: un WMS serio è anche flessibile e modulare, il che significa che lascia spazio a eventuali sopraggiunti cambiamenti nel futuro. In ogni caso, i moduli da considerarsi “base” quando si tratta di gestione logistica nel settore meccanico, riguardano sicuramente l’accettazione del materiale, lo stoccaggio – eventualmente anche automatizzato – il picking, la fase di imballaggio e di spedizione e, quindi, la produzione e la stampa di etichette. Con una serie di KPI rappresentativi della situazione, il responsabile di magazzino potrà osservare le dinamiche dei flussi sia materiali, sia di persone. E, nel caso, correggerli.

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