Come ottimizzare la logistica? Una domanda ricorrente, soprattutto dopo che il Covid-19, con la sua irruenza e imprevedibilità, ha stravolto i ritmi del settore, portandone alla luce i punti di forza ma anche quelli di debolezza. È emerso forte e chiaro il ruolo strategico dell’innovazione tecnologica e quello della pianificazione: le aziende e i magazzini che avevano già intrapreso un percorso di ottimizzazione teso al miglioramento continuo hanno sofferto meno e hanno reagito in maniera più tempestiva a un evento inaspettato e dall’impatto devastante non solo sulla salute, ma anche sul comportamento dei consumatori. Nel commentare il ruolo della logistica ai tempi della pandemia, alcuni esperti hanno parlato di resilienza del settore, per altri l’emergenza ha solo confermato le capacità del sistema. In ogni caso, a quasi un anno dalla data che segna l’inizio della situazione emergenziale, è chiaro che ci si interroghi su come ottimizzare la logistica per fare fronte a quella che viene definita la “nuova normalità”. Ecco alcuni spunti.

Il ruolo primario della digitalizzazione

In principio – era il 20 febbraio 2020 – erano i cosiddetti prodotti essenziali a essere l’oggetto del boom dell’e-commerce, del delivery a casa, delle piattaforme della GDO; poi, la propensione dei consumatori verso l’acquisto online ha investito un po’ tutti i settori. I magazzini, soprattutto quelli che gestiscono farmaci e food, nei primi mesi dello scorso anno hanno dovuto far fronte a ordini raddoppiati. Una situazione che ha messo a dura prova manager logistici, magazzinieri, trasportatori, ma che ha anche fatto emergere alcuni aspetti utili per un futuro all’insegna dell’ottimizzazione della logistica. È emerso evidente il ruolo della digitalizzazione – perché ci si è resi conto di quanto, nei processi logistici, siano evitabili tantissimi contatti e tantissime interazioni tra le persone, grazie a meccanismi più smart e più immediati sia per confermare le consegne sia per gestire eventuali reclami. Ed è emersa, se ancora ce ne fosse bisogno, l’importanza della gestione delle scorte.

Senza scorte non si gestisce un’emergenza

Alcuni magazzini sono rimasti fermi o quasi, e continuano a esserlo, altri hanno visto moltiplicarsi il lavoro e a oggi girano ancora con ritmi sostenuti. Entrambe le situazioni hanno evidenziato l’importanza di gestire lo stock in maniera “scientifica”, affidandosi a WMS in grado di quantificare le scorte basandosi su numeri concreti e non sulle sensazioni del personale di magazzino. Un altro aspetto che ha fatto la differenza, e che dunque è bene considerare quando ci si chiede come ottimizzare la logistica, riguarda la distribuzione sul territorio dei magazzini: naturalmente non vale per tutte le aziende, ma quelle distribuite capillarmente sul territorio hanno minimizzato i rischi e sono riuscite a reagire più velocemente.

Infine, occorre esaminare due altri aspetti, quello riguardante l’automazione e quello riguardante la capacità che ha un buon WMS di rendere l’azienda indipendente dagli operatori di magazzino. La pandemia ha imposto il distanziamento sociale e, soprattutto nelle zone più colpite, ha messo in difficoltà le aziende e i magazzini che si sono dovuti confrontare con la carenza di personale: le macchine autonome e i robot sono venuti in soccorso, così come hanno fatto la propria parte le interfacce utente chiare e semplici, che rendono gli operatori intercambiabili. In altre parole, in caso di quarantena, chi sostituirà il personale mancante sarà supportato da un WMS capace di fornire le informazioni corrette e in grado di guidare l’operatore nei flussi logistici.

Come ottimizzare la logistica di domani

Il Covid ha, dunque, impresso nuovi paradigmi per la logistica. Il multicanale, l’e-commerce, l’on delivery, la consegna di prossimità saranno sempre più la regola: dunque, per ottimizzare la logistica, occorre potenziare l’ultimo miglio, sviluppare un approccio digitale, pianificare. Non solo: la pandemia ha evidenziato il ruolo strategico della tracciabilità dei prodotti lungo l’intera filiera, della mappatura 3D dei magazzini, della comunicazione fra macchine e oggetti connessi senza l’intervento di un operatore. Per ottimizzare la logistica, oltre a investimenti in beni materiali, dunque in tecnologia, occorrerà ragionare anche in termini di nuove figure professionali per gestire e ottimizzare linnovazione: si tratta di confrontarsi con lautomazione, l’intelligenza artificiale e con la cyber security.

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