In Italia, il potenziale dell’automazione del magazzino è molto alto, con punte del 60% a seconda dei diversi settori, come emerge da alcuni studi internazionali (Bureau of Labor Statistics, McKinsey Global Institute analysis, Oxford Economic Forecasts). Tali studi pongono l’accento anche sulla convenienza economica del processo di sostituzione uomo-macchina: le attività automatizzabili sono infatti quelle fisiche prevedibili, ossia la movimentazione dei beni, l’approvvigionamento delle linee, la movimentazione verso e dai magazzini. In altre parole, nel mirino dellautomazione, come facilmente prevedibile, ci sono le attività manuali e ripetitive: automatizzarle significa accrescere la produttività aziendale. Uno studio del Politecnico di Milano sottolinea invece che saranno le aziende più sagge a investire in automazione, perché quest’ultima si traduce in aumento della redditività aziendale. Tale studio, individua nel settore della logistica il settore che, per eccellenza, beneficia dell’automazione. Infatti, l’obiettivo per il settore in questione è di rendere, entro il 2030, le macchine non più semplicemente automatizzate, ma autonome. Ma come si gestisce l’automazione del magazzino? Con il WMS di Stesi, per esempio, con il quale va nella direzione della versatilità e della personalizzazione. Vediamo nel dettaglio.

Automazione del magazzino: la gestione

Nell’era dell’e-commerce, delle consegne (quasi) real time, della pandemia che ha forzato il cambiamento delle abitudini del consumatore – il quale ha imparato a utilizzare il canale del commercio elettronico ed è probabile che continuerà a usarlo – le tecnologie 4.0 consentono una serie di nuove opportunità. Tra queste, tanto per citarne alcune, l’omnicanalità, la tracciabilità dei prodotti lungo l’intera filiera, la mappatura 3D dei magazzini, la comunicazione fra macchine e oggetti connessi senza l’intervento di un operatore. Ma le opportunità vanno gestite. Pertanto, al centro dell’automazione, vi sono due aspetti fondamentali: da un lato occorre sviluppare una cultura tecnologica in tutte gli ambiti aziendali, ossia accrescere la sensibilità di tutti circa l’importanza del dato. Dall’altro è necessario dotarsi di un “cervellone” – il WMS – capace di gestire tutti i dati.

I WMS non sono tutti uguali

Al WMS spetta il compito di gestire una mole di dati impressionate. Basti pensare che le macchine e i robot che rendono un magazzino automatizzato sono dotati di sensori che, se da un lato permettono la piena collaborazione e integrazione con l’uomo sostituendolo in operazioni ripetitive a gravose, dall’altro producono uno scambio di dati continuo. Tali dati, per produrre processi efficienti, devono essere analizzati, gestiti e tradotti, di continuo, in informazioni, le quali sono strumenti decisionali fondamentali e strategici. Ma che caratteristiche deve avere un WMS per gestire, in modo efficiente, questi dati? Il WMS, per essere affidabile, deve essere aperto, versatile, flessibile, modulare. In altre parole, deve sapersi calare nella singola realtà, deve saper dialogare con i gestionali esistenti e, soprattutto, non deve complicare la vita di chi gestisce il magazzino. Al contrario, deve essere uno strumento utile per conoscere, attraverso un certo numero di KPI, la situazione del magazzino in ogni istante. Un magazzino che ignora dati, informazioni e KPI, è un magazzino che non è pronto all’automazione.

Il WMS di Stesi è la scelta giusta

Stesi, azienda nata nel 1996 e specializzata nella progettazione, realizzazione e avviamento di software di supervisione per sistemi logistici integrati, si è data una mission ben precisa: fornire prodotti che funzionano, che permettano di fare la cosa giusta al momento giusto e che facciano risparmiare tempo e denaro. Per tenere fede alla propria mission, Stesi propone un WMS composto da diversi moduli, tra cui, quando si parla di automazione del magazzino, merita di essere menzionato il modulo “Automation”, il quale si interfaccia con i dispositivi di movimentazione automatica (trasloelevatori, magazzini verticali a cassetti, shuttles, linee di handling e robot). Il supervisore di cui è dotato tiene sotto controllo tutto ciò che avviene e ha a disposizione una vista su tutto ciò che è avvenuto. In coppia con il modulo “Dispatching”, è possibile sincronizzare le operazioni automatiche con quelle eseguite da operatori umani. Ma questi sono solo due dei moduli proposti da un WMS capace, grazie alla sua versatilità e flessibilità, di rendere autonomo qualsiasi magazzino.

Vuoi saperne di più? Contattaci!

Condividilo su: