Per introdurre il discorso del picking di magazzino e di come le ultime tecnologie stiano rivoluzionando un processo tradizionalmente manuale, si può partire da una statistica: nonostante qualche (naturale) oscillazione, l’attività di order picking rappresenta tra il 50% e il 60% (secondo Georgia Institute of Technology fino al 63%) del costo del lavoro nell’ambito delle operations di magazzino.

I robot nella logistica: il picking di magazzino del futuro

Più che naturale è dunque l’esigenza delle aziende di introdurre forme – più o meno avanzate a seconda delle esigenze – di automazione, tra cui la robotica. Introdurre i robot nelle operazioni di picking di magazzino significa, per le aziende, non solo aggiornarsi alle ultime tendenze in fatto di logistica, ma poter ottenere una serie di benefici significativi: il taglio delle spese e l’incremento di efficienza sono quelli più tangibili, ma a questi si aggiungono la riduzione del tasso di errore, più agilità nell’assecondare la domanda e anche maggiore sicurezza nelle operazioni interne.

Attività di picking nel magazzino: il ruolo dei robot

La robotica fa dunque parte del grande modello 4.0 applicato alla logistica, un modello fondato sul coordinamento tra macchinari di nuova concezione, sensoristica, piattaforme software ed elaborazione analitica, al fine di massimizzare l’efficienza della logistica interna. Gli AGV (Automated Guided Vehicles), per esempio, sono una manifestazione tangibile di robotica applicata alle operazioni di magazzino, laddove vengono impiegati prevalentemente per lo spostamento delle merci, per il collegamento di magazzini automatici (AS/RS) con le aree di picking e per stoccare le merci su scaffale. Più nello specifico della procedura di prelievo, poi, si entra nel mondo dei trasloelevatori, ovvero dei sistemi avanzati di prelievo e deposito automatico delle merci, coordinati con sistemi avanzati di trasporto e, in alcuni casi, anche con i robot antropomorfi, ovvero bracci meccanici che supportano in totale autonomia la procedura di picking effettuando quell’attività nota come pallettizzazione.

Procedura di picking di magazzino 4.0: i droni

Quando si parla di droni nel mondo della logistica, li si associa immediatamente alle consegne di Amazon nel giardino di casa. In realtà, ipotesi innovative a parte, i droni possono svolgere un ruolo molto importante fin da subito all’interno del magazzino. Non nel picking in sé, laddove è difficile ipotizzare un prelievo da parte di un piccolo dispositivo volante, bensì nelle operazioni di inventario, altra attività solitamente molto onerosa in termini di lavoro poiché svolta ancora in modalità manuale: grazie a tecnologie molto avanzate, come computer vision e machine learning, i droni possono raggiungere qualsiasi area del magazzino – anche quelle che potrebbero esporre le persone a pericoli – e scansionare automaticamente le scorte a seconda delle missioni impostate, con immediata comunicazione al WMS.

Inventario e picking di magazzino all’avanguardia grazie ai droni

Quando poi si tratta di effettuare un inventario estremamente approfondito, come quello annuale, i droni possono lavorare tranquillamente di notte per evitare l’interruzione dell’operatività diurna, con una netta riduzione dei tempi di inattività rispetto alle metodologie tradizionali. I vantaggi sono palesi: incremento di efficienza, riduzione degli errori, possibilità di monitoraggio costante e realtime delle scorte, maggiore velocità rispetto all’attività tradizionale, assoluta “trasparenza” nei confronti delle lavorazioni in corso e sicurezza, vista la ridottissima possibilità di incidenti. Inoltre, il drone va preso in considerazione poiché è la manifestazione di quella Human-centered AI di cui si discute da tempo: al momento non si tratta di una tecnologia pensata per sostituire l’uomo in tutto e per tutto, bensì di uno strumento estremamente evoluto con cui affiancarlo nelle proprie attività, facendo perno sui vantaggi di precisione, instancabilità (autonomia permettendo) e possibilità di raggiungere zone pericolose. Certamente la strada verso la totale automazione è spianata, ma anche in quel caso, il risultato sarà di sollevare gli operatori dalle incombenze più ripetitive e noiose, permettendo loro di occuparsi di attività a valore aggiunto. Una vittoria per loro, una vittoria per l’azienda.

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