Quello del magazzino di Kasanova è un esempio non solo di logistica complessa, ma anche di logistica efficiente. Con i prodotti e con il know-how di Stesi, unitamente a un interscambio continuo di informazioni e di idee, è stato messo a punto, in poco tempo, un sistema logistico che potrebbe essere mutuato anche in altre realtà simili. Tutto ha inizio nel 2011: visto e piaciuto il WMS proposto da Stesi, Kasanova ha scelto di implementarlo nel magazzino principale. A seguire sono stati messi sotto la lente tutti gli altri magazzini e oggi la tecnologia di Stesi si può dire ben inserita all’interno di tutta la logistica di Kasanova, inclusa la gestione verso i punti vendita a marchio Kasanova. Tra i plus apprezzati, sicuramente spiccano la vicinanza al cliente, la comprensione delle sue esigenze e il coinvolgimento del fattore umano. Ma vediamo nel dettaglio.

Al centro l’esigenze di magazzini di Kasanova

L’attività logistica di Kasanova, non si fa fatica a immaginarlo, è complessa. Il core dell’attività è sicuramente il magazzino – o meglio i magazzini – che non sempre dialogano con lo stesso software. Il WMS di Stesi, che in molti casi è stato adottato dai magazzini collaterali di Kasanova, ha comunque il merito di essere in grado di dialogare anche con altri software.

Detto questo, all’interno dei magazzini di Kasanova si svolge un picking molto intensivo, il che significa molti ordini, anche piccoli, anche con pochissimi pezzi, che comunque devono riempire un intero camion. Sono quindi parecchi gli operatori che quotidianamente “frullano” il magazzino, prelevando oggetti anche molto diversi tra loro per dimensioni e tipologia. Ne consegue un numero di codici da gestire enorme, nonché una preparazione dei carichi sicuramente impegnativa. Occorreva quindi ottimizzare ogni fase del processo.

Gli shuttle nel magazzino di Kasanova

In particolare, nel magazzino di Corbetta di Kasanova è stata implementata una versione “spinta” dell’applicazione di Stesi. Al fine di ottimizzare gli spazi, il magazzino è a tunnel, all’interno del quale operano degli shuttle. I quali, a loro volta, si interfacciano con il sistema FGS che permette la navigazione dei carrelli: i flussi sono ottimizzati, l’operatore lavora con un’efficienza al 100 per cento, perché non scende mai dal carrello. Il tutto a beneficio  della sicurezza, ma anche del lead time. Nell’arco di un anno si implementerà lo stesso sistema anche nel magazzino di Turate. In questo scenario ad alto tasso di tecnologia – può sembrare di primo acchito un ossimoro – l’operatore riveste un ruolo a dir poco centrale. 

Magazzino Kasanova, il ruolo delle persone

Nonostante la forte evoluzione innovativa, infatti, nei magazzini di Kasanova – come probabilmente nella maggior parte dei magazzini – il personale è e resta un elemento fondamentale. A patto però che sia adeguatamente formato. Sì, perché la logistica efficiente squalifica il personale improvvisato, mentre crea nuove opportunità e nuove professionalità per gli operatori qualificati, in cui l’azienda crede e investe. In pratica, all’aumentare del tasso di innovazione, le persone sono comunque necessarie e sono comunque al centro della filiera: sono però rese più efficienti. In altre parole, come Stesi può dimostrare – e come del resto dimostra l’esempio di Kasanova – se l’incremento della dotazione tecnologica è condivisa dagli operatori, si riesce a lavorare in maniera più efficiente, incrementando la produttività, qualificando il personale. Al contrario, senza il fattore umano adeguatamente coinvolto e convinto, un incremento della tecnologia può essere fallimentare. Ecco perché diventa strategico fornire supporti tecnologici familiari agli operatori: Stesi, per esempio, propone l’utilizzo del sistema Android. Si usa come un normale smartphone, la reticenza al cambiamento è pertanto sconfitta in partenza.

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