I costi della logistica rappresentano una parte significativa del budget di qualunque azienda impegnata nella produzione, distribuzione o commercio e rappresentano spesso, naturalmente, uno degli elementi che più incidono sulla competitività e sulla redditività aziendale. Questi costi comprendono tutte le spese associate alla gestione dei flussi di materie prime e prodotti finiti, ma anche alla circolazione delle informazioni all’interno dell’azienda.
Nello specifico della logistica distributiva, che comprende tutta la catena che porta la merce dall’ingresso in magazzino alla spedizione, dall’ordine alla consegna, vogliamo in questo articolo focalizzarci su un aspetto cruciale: la gestione consapevole del magazzino.
Perché qualunque azienda interessata a ridurre i costi della logistica non può che cominciare dall’analizzare il proprio magazzino e la sua gestione, fattore estremamente centrale e strategico di tutta la supply chain. Ma quali sono le attività da compiere per poter concretamente ottimizzare la gestione del magazzino e ridurre i costi? Ne abbiamo parlato con Simone Trentin, PO di Stesi.

Ridurre i costi della logistica: lo studio ambientale

“Alle imprese decise a ridurre i costi”, ci racconta Simone Trentin, “il consiglio è sempre lo stesso: iniziare con uno studio ambientale”.

Ma di cosa si tratta?

Lo studio ambientale è un’attività on-site che consente di analizzare la situazione di partenza del magazzino, dalla tipologia di merce trattata, alle dinamiche interne che coinvolgono la sua movimentazione, dalla preparazione ai flussi fino alle casistiche che coinvolgono il magazzino da un lato e i carichi di lavoro dall’altro.

L’obiettivo di questo studio, nell’ottica della riduzione dei costi della logistica di magazzino è evidente: poter avere una panoramica oggettiva della situazione per poter definire così degli obiettivi chiari e raggiungibili. Tutti i fattori analizzati, infatti, diventano dei punti di partenza da ottimizzare. “La differenza poi la fa il magazzino stesso, nello specifico se si tratta di un magazzino dal layout già definito oppure di uno nuovo, che può quindi essere impostato al meglio senza limitazioni”, conclude Simone.

Ridurre i costi della logistica: il layout di magazzino

Ridurre i costi della logistica di magazzino è un’attività a fasi. Se nella fase di studio ambientale un’azienda può, come abbiamo visto, individuare i flussi esistenti, nella fase successiva si pone la necessità di stabilire nuove regole per migliorarli, cambiarli o integrali, così da raggiungere gli obiettivi.

Per far ciò si passa quindi allo studio del layout, che consente di definire una precisa strategia di posizionamento e individuazione dell’attrezzatura più adatta. “Parliamo della tipologia di mezzi ma anche delle scaffalature e dei dispositivi automatici. Insomma, in questa fase lo studio si focalizza su tutte le parti fisiche che stanno in magazzino”, racconta Simone Trentin.

L’obiettivo, ora, è di individuare dunque quelle regole di flusso che possano aumentare concretamente l’efficacia della gestione del magazzino per ridurre i costi della logistica. Un’efficacia che si concretizza in maggior velocità, riduzione degli errori e semplificazione.

ridurre i costi della logistica: alcuni KPI operatore visti attraverso l'interfaccia Silwa

KPI operatori

L’importanza del giusto partner

“Grazie all’esperienza del nostro team, che da quasi 30 anni affianca le imprese aiutandole a trasformare la complessità della supply chain in vantaggio competitivo, Stesi è in grado di occuparsi di questa fase di consulenza mettendo al servizio dei clienti le proprie competenze. Quello che facciamo è proprio accompagnare i clienti, prima attraverso una consulenza specializzata, e poi attraverso la fornitura diretta di strumenti tecnologici in grado di massimizzare le prestazioni, come la nostra suite Silwa®”.

E che l’esperienza sia importante, lo chiarisce la necessità di confrontarsi con scenari diversi, come ha anticipato per noi Simone. “Se il magazzino è nuovo si ha naturalmente la possibilità di definire il layout secondo le esigenze, ma nel caso di magazzini già in essere e che impongono dei limiti la questione si fa più complessa. Si tratta da un lato di capire quali modifiche possono essere apportate e dall’altro di lavorare sfruttando al meglio la struttura e le attrezzature esistenti”.

Questo è stato il caso di Alce Nero, azienda cliente specializzata nella vendita di prodotti alimentari biologici, già dotata di un magazzino. “Per loro”, ci ha raccontato Simone, “ci siamo quindi occupati di studiare un layout basandoci sull’esistente, sia considerando i mezzi già presenti per integrarne di nuovi dotati di tecnologie più efficaci (FGS – Guida assistita), sia rivedendo le procedure di prelievo e riorganizzando la disposizione della merce e la pianificazione degli abbassamenti.” Ma l’analisi, come abbiamo anticipato, non si ferma certo qui: “Per Leocata Mangimi ad esempio, altro cliente Stesi, abbiamo allargato lo studio anche ai mezzi. Considerata la possibilità dei magazzini di lavorare anche in orari notturni abbiamo proposto gli AGV. Poi siamo passati allo studio di posizionamento a seconda della tipologia di merce. In termini di riduzione dei costi della logistica di magazzino è chiaro che la velocità di stoccaggio è una metrica fondamentale. Quindi, la frequenza di vendita guida la distribuzione della merce in magazzino, suggerendo, come accade generalmente, di collocare i prodotti ad alta rotazione in aree facili da raggiungere”.

L’analisi delle criticità

La terza fase delle operazioni preliminari all’ottimizzazione del magazzino e alla riduzione dei costi della logistica consiste nell’individuazione dei processi attivi e passivi del magazzino. Una fase, questa, che consente di definire casistiche e criticità necessarie per introdurre poi modalità di lavoro più efficaci e metodi precisi e standardizzati.

“Di fatto”, ci ha raccontato Simone, “si tratta ora di studiare l’arrivo in magazzino della merce e la sua preparazione per l’uscita, così da analizzare tutte le casistiche possibili e le criticità che naturalmente le aziende che già possiedono un magazzino operativo riconoscono molto bene. Da lì, si tratta poi di definire i flussi migliorativi così da migliorare l’efficienza e, naturalmente, ridurre i costi”.

KPI operativi per ridurre i costi della logistica

Calcolo delle classi ABC

L’introduzione della giusta tecnologia per ridurre i costi della logistica

Tutto quel che abbiamo visto fin qui rientra a pieno titolo nella fase di consulenza e analisi, fondamentale per permettere di analizzare fino in fondo la situazione di partenza e pianificare quindi le migliori azioni migliorative. Va da sé che una volta individuata la strada da intraprendere, non resta che implementare uno strumento in grado di imporre la nuova logica individuata e apportare sin da subito importanti vantaggi.

“Le aziende hanno tutta la libertà di poter implementare i nuovi flussi come meglio preferiscono, ma lo strumento finisce spesso per fare la differenza. In un certo senso, pur obbligando tutti ad un breve periodo di apprendimento, garantisce la certezza di applicazione dei nuovi flussi, introducendo appieno le nuove logiche e regole”, racconta Simone. Lo confermano anche dalla supply chain di un altro cliente, Quadrifoglio, azienda specializzata in arredi per ufficio, che hanno stimato i tempi necessari alla formazione dei propri operatori di magazzino fino alla completa autonomia nel picking, passati da 3 settimane a 3 giorni proprio grazie all’introduzione del WMS di casa Stesi, Silwa®.

I vantaggi del WMS

Tra i vantaggi chiave dell’introduzione di un WMS come la suite Silwa® rientrano:

  • Standardizzazione dei processiridurre i costi della logistica: la maschera di prelievo di Silwa
  • Maggior velocità di individuazione della merce
  • Riduzione degli errori
  • Maggior sostenibilità
  • Interfaccia moderna e intuitiva 

In poche parole? Riduzione dei costi della logistica. Perché dotarsi di un buon WMS significa anche avere un inventario affidabile, sempre real-time, utile per anticipare con puntualità eventuali sotto-scorte e rotture di stock, così come evitare riordini inutili e monitorare le scadenze della merce. Una possibilità di certo interessante per tutte le realtà che adottano la logica FEFO (First Expired, First Out) per far uscire la merce dal magazzino a seconda della data di scadenza.

“Il WMS è poi fondamentale anche per assicurare la tracciabilità della merce, aiutando a recuperare le informazioni in tempi brevissimi, e a guidare l’attività di picking degli operatori, fornendo loro indicazioni precise e dettagliate di cosa e dove prelevare”.

Tutti vantaggi, questi, che consentono non solo di ridurre i tempi, ma anche di pianificare con maggior precisione le spedizioni, riducendo così anche i tempi di attesa dei trasportatori.

Grazie al WMS, poi, ogni azienda può iniziare a raccogliere quotidianamente i dati necessari per individuare e monitorare i propri KPI. Che si tratti di tener traccia delle prestazioni del magazzino o dei singoli operatori, i dati sono naturalmente sempre più fondamentali in ottica di crescita continua. Con questi, infatti, è possibile continuare a individuare criticità e implementare azioni correttive, aiutando le imprese a navigare i cambiamenti del mercato e assecondare anche gli inevitabili cambiamenti dell’attività e del magazzino. Perché una cosa è certa, per ridurre concretamente i costi della logistica il primo passo è conoscere i dati.

Vuoi saperne di più? Contattaci per richiedere una consulenza o per avere maggior informazioni sulla nostra suite Silwa®.

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