L’anno scolastico 2022/2023 è stato speciale per Stesi (e altre 4 aziende nazionali e internazionali del territorio circostante) e una classe del Liceo Flaminio di Vittorio Veneto (Treviso). Infatti hanno presentato ed esposto tra il primo ed il secondo quadrimestre due ricerche:

  • la prima ricerca sul mercato ICT italiano al comitato direttivo Stesi, proponendo una serie di interventi migliorativi e alcune aree di investimento da presidiare per mantenere salda la qualità di silwa.
  • la seconda invece proprio su come mettere a terra gli investimenti e le aree di investimento proposte da loro stessi.

Il progetto è parte integrante del programma di alternanza scuola-lavoro promosso dal Liceo in partnership con alcune aziende del territorio, per permettere ai giovani della 3° del corso di Scienze Applicate del Liceo Scientifico di fare esperienza concreta del mondo del lavoro.

“Il lavoro dopo gli studi non è incerto!”

Il passaggio dal mondo scolastico a quello del lavoro è da sempre complesso, ma dev’essere davvero così?

Questa la domanda all’origine dell’idea della Dirigente Scolastica del Liceo Flaminio di Vittorio Veneto, Dott.ssa Emanuela Da Re, di dar vita ad un percorso di alternanza studio-lavoro aperto agli studenti delle classi terze del corso di Scienze Applicate del Liceo Flaminio di Vittorio Veneto.

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Osservando l’incremento del numero delle iscrizioni al corso di Scienze Applicate degli ultimi anni, la Dott.ssa Da Re ha colto la necessità di trovare uno sbocco concreto a quelle che sono le caratteristiche basilari di questo percorso di studi, che unisce pragmatismo e sviluppo di competenze pratiche, per favorire un avvicinamento netto tra studenti e aziende.

Ne è nato un “Percorso per le competenze trasversali e l’orientamento” e un progetto, dal nome “Il lavoro dopo gli studi non è incerto!” con una duplice finalità. Da un lato, quella di aiutare gli studenti offrendo loro un’esperienza di prima mano per poter affrontare con consapevolezza, terminati gli studi, l’ingresso nel mondo del lavoro, finalmente senza la necessità di doversi esclusivamente appoggiare ai consigli (spesso troppo soggettivi e approssimativi) di chi quel temuto passaggio l’ha già compiuto. Dall’altro, fornire uno stimolo diverso ed innovativo per incentivare il proseguimento degli studi accademici in indirizzi di tipo STEM (science, technology, engineering and mathematics) capaci di formare profili professionali di alto valore e molto ricercati dalle aziende di oggi, per un approdo sicuro nel mondo del lavoro.

Il progetto in casa Stesi

Il primo dei 5 progetti previsti è stato proprio quello in Stesi, in cui 5 studenti sono stati accolti dal Presidente Stesi e professore dell’Università di Udine Stefano Cudicio con una richiesta promettente: realizzare una ricerca sul mercato ICT italiano da presentare poi al comitato direttivo e proporre una serie di potenziali interventi migliorativi al software silwa e, in generale, ai processi del lavoro grazie alle nuove tecnologie innovative attualmente in circolazione.

Un progetto a due tappe, insomma, con un obiettivo semplice: rendere gli studenti consapevoli della situazione attuale del settore e allenare l’approccio critico oggettivo, necessario oggi più che mai per considerare tutto quello che esiste come qualcosa di perfettibile e di migliorabile.

I risultati

Dalla ricerca compiuta dagli studenti sono emersi dei dati interessanti. Ad esempio, la spesa IT delle aziende italiane sta registrando una progressiva crescita, soprattutto in relazione a software e servizi IT, e tutto lascia presupporre che questa non accennerà a diminuire nel prossimo futuro.
In particolare, nel corso del 2022 le spese si sono concentrate nell’implementazione di soluzioni per la rete aziendale a comprendere SD-WAN e Wi-Fi (oltre il 70%) e di soluzioni gestionali a comprendere ERP, SCM e MES (70%).

Ma considerate le nuove tecnologie innovative in circolazione, quali sono secondo gli studenti le aree di investimento più interessanti al momento?

La proposta: le aree su cui investire

Dopo aver esposto i risultati della ricerca al comitato direttivo che ha sancito la fine della prima parte del progetto, agli studenti è stato chiesto di ipotizzare alcune utili aree di investimento per Stesi e, in particolare, per silwa.

La proposta si è concentrata su:

  • Servizi di Cloud computing: per migrare il più possibile dati e codice in infrastrutture cloud;
  • Software e tools: per supportare ulteriormente la produttività degli sviluppatori;
  • IoT e AI: per migliorare l’efficienza dei processi industriali e l’impiego delle risorse nei settori che più ne necessitano;
  • Catene e ecosistemi di cybersecurity: per garantire la sicurezza dei dati e gestirne l’accesso in tempo reale da qualsiasi dispositivo.

Intelligenza Artificiale

Per gli studenti, una cosa è certa: l’AI è in costante evoluzione e promette di rivoluzionare il modo in cui le persone si interfacciano alla tecnologia, anche sul posto di lavoro. Comprendendo il linguaggio naturale, l’AI permette di rispondere alle domande degli utenti esattamente come farebbe un essere umano. All’interno di un magazzino, questo permetterebbe agli operatori di poter:

  • Ricevere il numero dell’ordine da prelevare
  • Identificare la posizione di un lotto e i suoi movimenti all’interno del magazzino
  • Conoscere il percorso più breve per raggiungere la merce
  • Quantificare il tempo necessario per il prelievo della merce
  • Conoscere e cambiare in tempo reale il valore della quantità di merce presente in magazzino.
  • Monitorare la merce in ingresso e quella in uscita
  • Elaborare uno schema del magazzino che tenga conto delle vendite del periodo precedente per suggerire la miglior collocazione della merce.

Cybersecurity

Un ulteriore aspetto da considerare è quello della cybersecurity, in particolare con applicazione dell’AI Firewall. Applicando sistemi di tipo firewall affiancati dall’AI, hanno sottolineato gli studenti, sarebbe possibile non solo generare delle black list con cui gestire al meglio eventuali pacchetti dannosi, ma anche migliorare l’adattabilità stessa alle minacce intercettando al meglio i pacchetti pericolosi.

A supportare la proposta di questa soluzione concorre la velocità, del 40% superiore ai firewall tradizionali.

Ma come spesso accade, non ci sono solo dei vantaggi. Infatti, l’AI Firewall potrebbe rivelarsi problematico in quanto rende necessaria una particolare cura nell’allenamento che deve preparare l’AI a riconoscere i pacchetti pericolosi da quelli legittimi e l’impiego di tempo e risorse per la messa a punto e il mantenimento del firewall.

Più interessante sembra essere l’utilizzo dell’AI nella difesa client-server (IDS), in ritardo rispetto alla tecnologia precedente ma dalle notevoli potenzialità. Questa soluzione permette di eseguire in maniera più rigida il primo esame dei pacchetti e di analizzare il traffico di rete rilevando con accuratezza le minacce, sebbene questo generi potenziali ritardi nella comunicazione, data l’analisi meticolosa delle informazioni.

Frameworks

In ultima, gli studenti hanno ipotizzato la possibilità di adottare framework cross-platform come React Native, Flutter e Angular, per la riscrittura dell’intero frontend di Stesi così da poter utilizzare una singola codebase per tutte le piattaforme: web, iOS e Android.

Conclusione

Insomma, quella degli studenti della terza classe del Liceo Flaminio di Vittorio Veneto (Treviso) si è rivelata una preziosa esperienza. Se da un lato ai ragazzi è stato concesso di affacciarsi al mondo del lavoro e proporre idee e soluzioni innovative, a Stesi è stata offerta la possibilità di guardare ai propri processi interni e al proprio software silwa con occhi nuovi.

Siamo fieri di aver preso parte a questo progetto. Grazie alla Dirigente Scolastica Dott.ssa Emanuela Da Re e ai ragazzi per il loro lavoro e per l’impegno che hanno dimostrato.

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Stefano Cudicio

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