I Supply Chain Execution System sono oggi, in un periodo storico in cui la logistica è sottoposta a pressioni crescenti in ogni settore, uno strumento indispensabile e determinante per l’azienda. Le richieste dei consumatori sono sempre più variegate ed esigenti, rapidità e tracciabilità sono ormai necessità ineliminabili, la personalizzazione è diventata la norma e l’e-commerce continua a spingere verso processi rapidi, digitali e integrati. In questo scenario, l’automazione e l’informatizzazione dei flussi non sono più un vantaggio competitivo, ma una condizione necessaria per restare sul mercato.
In questo contesto logistica e produzione si stanno progressivamente intersecando e, per le aziende che operano nell’ambito della supply chain, non è più sufficiente saper gestire i vari processi come separati fra loro: quello che serve è un’ottica integrata e dei validi strumenti di gestione di tutti i passaggi, per il controllo e l’ottimizzazione della catena. Una soluzione vincente in questo senso è rappresentata dai Supply Chain Execution Systems (SCES).
Secondo un report Gartner, entro il 2027 oltre il 75% delle aziende manifatturiere adotterà una piattaforma SCES integrata per la gestione operativa della supply chain, a dimostrazione di quanto questi strumenti siano sempre più centrali nelle strategie industriali. Ma vediamo dunque di cosa si tratta nel dettaglio.
Supply Chain Execution Systems (SCES): cosa sono?
I Supply Chain Execution System (SCES) sono piattaforme software che gestiscono e ottimizzano l’esecuzione operativa dell’intera supply chain, dalla logistica alla produzione. A differenza dei singoli software verticali (come il WMS per la gestione del magazzino, il MES per il controllo della produzione o il TMS per il trasporto, …) uno SCES li integra in un’unica piattaforma coordinata, offrendo una visione unificata e in tempo reale di tutti i processi esecutivi della supply chain. Si tratta quindi di sistemi in grado di agire come un unico supervisore “end-to-end”, gestendo le operazioni logistiche come la gestione degli ordini, del magazzino, l’approvvigionamento di prodotti e il loro trasporto. Questo consente di ridurre le inefficienze tipiche di una gestione frammentata.
Un Supply Chain Execution System è pertanto uno strumento strategico e insostituibile per l’azienda: funge da definitore e garante dei processi esecutivi della supply chain e utilizza un ampio spettro di soluzioni e tecnologie per implementare le soluzioni richieste in maniera efficace, ergonomica ed economica. Un valido SCES, inoltre, è in grado di raccogliere e fornire ai decision maker una vasta serie di informazioni in tempo reale, preziose per controllare le prestazioni e migliorare l’efficienza al fine di ottimizzare il livello di servizio reso al cliente finale.
Supply Chain Execution Systems (SCES): le funzionalità principali
Quali sono le funzionalità che i sistemi SCES offrono, in modo integrato, lungo la Supply Chain?
- Gestione degli ordini: le applicazioni di gestione dell’inventario offrono una panoramica dei prezzi dei prodotti, dei livelli delle scorte e della loro ubicazione all’interno del magazzino. È possibile automatizzare le variazioni stagionali dei prezzi, pianificare in anticipo il riordino dei prodotti e semplificare le procedure di approvvigionamento interne.
- Approvvigionamento e imballaggio.
- Gestione del magazzino e controllo dell’inventario: misurazione dei livelli delle scorte in tempo reale per sapere quali prodotti sono disponibili, in eccesso o in procinto di esaurirsi.
- Gestione dinamica del trasporto: impostazione delle scadenze per le consegne dei prodotti, calcolo dei percorsi più brevi per ridurre il consumo di carburante e creazione di carichi di prodotti ottimizzati per massimizzare la distribuzione.
- Gestione dei resi e dei richiami.
- Gestione e pianificazione del lavoro: utilizzo di dati in tempo reale per mantenere livelli di manodopera costanti.
Tutti gli applicativi gestiti dai Supply Chain Execution Systems hanno come risultato quello di ridurre i costi operativi e aumentare la competitività, contribuendo al successo aziendale. Evadere gli ordini in modo più rapido e snello significa maggiore soddisfazione dei clienti, che saranno più propensi a utilizzare nuovamente i servizi della società; ridurre i rifiuti di imballaggio significa ottenere risparmi di produzione; semplificando gli ordini, l’approvvigionamento e il trasporto, l’azienda può evitare i costi aggiuntivi associati a consegne in ritardo o ordini non coerenti.
I software “verticali” integrabili in un Supply Chain Execution System
I Supply Chain Execution Systems (SCES) si distinguono per la loro capacità di integrare in un’unica piattaforma coordinata diversi moduli software “verticali”, ciascuno specializzato nella gestione di uno specifico ambito operativo. Dipendentemente dal fornitore, l’architettura di un sistema di supervisione SCE può variare, ma riportiamo di seguito alcuni dei principali software più comunemente integrati in uno SCES:
- WMS (Warehouse Management System): sistema per la gestione del magazzino che ottimizza spazi, processi di picking, stoccaggio e preparazione ordini;
- MES (Manufacturing Execution System): sistema per il controllo della produzione che collega i processi produttivi con la supply chain e consente visibilità in tempo reale;
- YMS (Yard Management System): sistema per la gestione dei piazzali che coordina i movimenti di veicoli, container e rimorchi nei centri logistici e stabilimenti;
- Slotting software: software di ottimizzazione della collocazione merci che migliora le prestazioni di picking e riduce gli errori;
- WCS (Warehouse Control System): sistema per il controllo dell’automazione in magazzino che gestisce attrezzature come nastri trasportatori, sorter e robotica;
- LMS (Labor Management System): sistema per la gestione della forza lavoro che assegna le risorse in modo dinamico e misura la produttività;
- TMS (Transportation Management System): sistema per la gestione dei trasporti che pianifica, traccia e ottimizza le spedizioni via terra, aria e mare.
Supply Chain Execution Systems: tecnologie abilitanti
I sistemi SCES devono poter poggiare su una solida base di tecnologie abilitanti, che si stanno diffondendo nei magazzini e all’interno della filiera e stanno traghettando sempre più le aziende nell’ottica Industry 4.0. Tra le principali:
- dispositivi IoT
- architetture di tipo Client/Server
- soluzioni di tipo cloud/hybrid-cloud
- sistemi di tipo Real Time Location System, soprattutto di nuova generazione (laser e UWB)
- realtà virtuale e aumentata
Menzione a parte meritano le tecnologie di data analytics: i nuovi dispositivi intelligenti sono in grado di raccogliere un’ampia varietà di dati in real time che possono poi essere analizzati ed elaborati per l’estrazione di informazioni utili per l’ottimizzazione dei processi e dei modelli. Il risultato è un notevole incremento della velocità decisionale dell’azienda, in un’epoca in cui le scelte devono necessariamente essere sempre più rapide, data driven e dinamiche.
A completare questo scenario, infine, l’intelligenza artificiale (AI) e, in particolare, il machine learning (ML) stanno emergendo come fattori chiave nell’evoluzione degli SCES. Come evidenziato in un recente articolo scritto da Vlachos e Reddy (2025), il ML si sta affermando come tecnologia “dirompente” per l’ottimizzazione di numerosi processi della supply chain: dalla previsione della domanda al procurement, dalla gestione dei rischi fino all’ottimizzazione delle reti logistiche.
“ML has emerged as a disruptive technology, significantly benefiting supply chain planning, execution, and control.”
(Vlachos & Reddy, 2025, Machine learning in supply chain management: systematic literature review and future research agenda)
La ricerca sottolinea anche come la combinazione tra ML, modelli generativi (GenAI) e Large Language Models (LLM) stia aprendo nuove frontiere, offrendo alle aziende la possibilità di costruire supply chain più resilienti, intelligenti e proattive. Il framework proposto dagli autori — basato sulle 4V (Volume, Varietà, Variazione, Visibilità) — aiuta a comprendere come queste tecnologie possano affrontare le complessità operative reali, trasformando l’intera esecuzione della supply chain da reattiva a predittiva.
Criticità risolte da uno SCES (Supply Chain Execution System)
Molte aziende convivono con inefficienze silenziose, a volte ritenendole inevitabili (come gli errori di inventario), a volte ritenendole quasi “necessarie” (come operatori disorientati “in cerca di qualcosa” o tempi lunghi di formazione dei nuovi assunti). Eppure nulla di tutto questo è né utile né necessario alla crescita aziendale. È qui dunque che entra in gioco uno SCES: un sistema in grado di orchestrare e ottimizzare l’intera esecuzione della supply chain.
Ecco alcune delle principali sfide che uno SCES risolve:
- Tracciabilità in tempo reale: uno SCES garantisce visibilità continua su ogni articolo, unità logistica e ordine di produzione. Non serve più “chiedere in giro” o inseguire fogli Excel: ogni spostamento è registrato, tracciabile e disponibile in pochi clic.
- Riduzione drastica degli errori operativi: dall’eliminazione delle doppie movimentazioni alla stampa automatica dei bindelli, un software SCE riduce l’errore umano. Il picking non è più una lotteria, ma un processo guidato e verificato passo dopo passo.
- Formazione rapida e standardizzata: con interfacce intuitive e flussi digitalizzati, anche un nuovo operatore può diventare autonomo in pochi giorni. N I processi sono supportati da istruzioni a video, barcode, e percorsi logici predefiniti.
- Efficienza multi-sito e gestione centralizzata: magazzini diversi, sedi remote o depositi temporanei, uno SCES può coordinare tutte le unità logistiche, anche se scollegate fisicamente, integrandole in una visione unica e centralizzata.
Preparazione agile per la crescita: aumentano i volumi? Cambiano i flussi? Nuove richieste dei clienti? Uno SCES configurabile è in grado di aggiungere un nuovo flusso o riconfigurare una logica di picking in giorni, invece che mesi.
SCES vs Software Verticali: quale soluzione conviene per la tua Supply Chain?
Quando conviene usare uno SCES unificato:
- Integrazione e visibilità completa: se l’azienda necessita di una visione olistica e in tempo reale di tutte le attività operative, uno SCES unificato consente di eliminare silos informativi e migliorare il coordinamento tra magazzino, produzione e trasporti.
- Riduzione dei costi IT: un’unica piattaforma riduce i costi di licenze, manutenzione, formazione e integrazione rispetto a più software verticali, specialmente a lungo termine.
- Scalabilità e crescita: per aziende in rapida espansione o con processi complessi, un sistema unificato facilita la scalabilità e la gestione di grandi volumi di dati e transazioni.
- Decisioni più rapide e dati centralizzati: la centralizzazione dei dati migliora l’analisi, il reporting e la capacità decisionale a livello manageriale.
Quando è preferibile usare software ‘verticali’:
- Esigenze molto specifiche: se un’azienda ha processi molto particolari o richiede funzionalità avanzate in un’area specifica (es. magazzino o produzione) che uno SCES standard non copre in modo ottimale, un software verticale specializzato può offrire maggiore profondità funzionale.
- Budget limitato: Per realtà più piccole o in fase di digitalizzazione iniziale, può essere più semplice e meno costoso adottare singoli moduli verticali e integrarli successivamente.
- Flessibilità e personalizzazione: Software verticali spesso permettono personalizzazioni più mirate senza dover modificare un sistema complesso e integrato.
Dunque la scelta tra SCES unificato e software verticali dipende da: dimensioni e complessità dell’azienda; budget e risorse disponibili, necessità di integrazione e visibilità in tempo reale e specificità dei processi operativi. Un approccio equilibrato può essere, ad esempio, iniziare con software verticali per esigenze specifiche e poi migrare verso uno SCES unificato quando la crescita aziendale e la complessità lo richiedono.
Conclusioni: una visione unificata è una visione vincente con gli SCES
Per riassumere quanto detto in questo articolo, gli SCES (Supply Chain Execution Systems) sono software nati per unificare la gestione di processi logistici, produttivi e distributivi molto variegati e che tradizionalmente vengono gestiti separatamente. Un buon software per l’esecuzione della catena di fornitura deve avere un’ampia copertura funzionale, deve essere scalabile nel tempo, flessibile e facilmente integrabile con gli ERP aziendali.
Un esempio di SCES con una notevole quantità di funzionalità è silwaSUITE, una piattaforma di supervisione che ha ottimizzato i flussi produttivi e logistici di centinaia di realtà aiutandole a stare al passo con l’evoluzione del mercato negli anni. La suite integra in un’unica piattaforma una vasta gamma di moduli: dal WMS per la gestione del magazzino al MES per il controllo della produzione, dal WCS per l’automazione al modulo Slot per la gestione dinamica delle baie di carico e scarico.
Include anche il Dispatcher per l’orchestrazione dei flussi, lo Yard Management per il coordinamento degli arrivi e delle partenze, e Analytics per la raccolta e l’analisi dei KPI operativi. Completano la piattaforma moduli verticali come Middleware per l’integrazione con altri sistemi, FGS per la definizione dei percorsi, Batch per il tracciamento dei lotti, 4ERP per la connessione nativa con gli ERP, B2C per la gestione delle spedizioni ai clienti finali, Label per la stampa delle etichette, il modulo 3D per la simulazione in realtà virtuale, e Safety per la sicurezza nei processi.
FAQ
Supply Chain Execution System: quanto costa?
Il costo di implementazione di uno SCES (Supply Chain Execution System) può variare in base alla dimensione dell’azienda, alla complessità dei flussi logistici e produttivi, al numero di sedi coinvolte e ai moduli attivati. Si parte da soluzioni semplici per singolo magazzino fino a sistemi avanzati per multinazionali distribuite su più paesi. È importante valutare il ritorno sull’investimento (ROI) nel medio-lungo periodo, spesso molto significativo. Prenota una prima consulenza gratuita in Stesi per avere una risposta mirata sulla base della tua realtà specifica.
In quanto tempo si implementa un software SCE?
I tempi di implementazione dipendono dal grado di personalizzazione richiesto e dall’infrastruttura IT esistente. Per progetti più snelli possono bastare 2-3 mesi, mentre per soluzioni complesse e/o multi-stabilimento si può arrivare anche a 6-12 mesi. Un buon partner nella fornitura di un software SCE affianca l’azienda passo passo, non solo nella progettazione e nella messa in funzione, ma anche con una puntuale assistenza post vendita.
Un Supply Chain Execution System (SCES) può sostituire l’ERP?
No. Uno SCES non sostituisce l’ERP, ma si integra con esso. L’ERP gestisce processi amministrativi e contabili (ordini, fatture, anagrafiche), mentre lo SCES si occupa dell’esecuzione operativa sul campo (movimentazioni, prelievi, produzione, spedizioni). È vero che ci sono moduli ERP che si occupano, in parte, di gestire processi logistici. Tuttavia rappresentano soluzioni temporanee non fatte su misura che non si adattano ad aziende che puntano a crescere e a sviluppare un reale vantaggio competitivo nel mercato .
È possibile integrare uno SCES con tecnologie software già esistenti in azienda?
Sì. I moderni SCES sono progettati per essere interoperabili con gli altri sistemi aziendali (sia hardware che software): ERP, CRM, TMS, software di produzione, dispositivi IoT, sistemi robotizzati, automazioni e altro ancora. L’uso di connettori Middleware facilita l’integrazione senza stravolgere l’ecosistema IT già in uso. Per questo motivo, le aziende che sono in cerca di un software per la gestione della catena di approvvigionamento devono tenere conto prima di tutto del fornitore, che deve essere preferibilmente un System Integrator (= Integratore di Sistemi) in grado di portare avanti un’implementazione fluida e senza intoppi.
Cos’è il Supply Chain Management?
Il Supply Chain Management (SCM), o Gestione della Catena di Approvvigionamento, è il processo integrato che coordina e ottimizza tutte le attività necessarie a trasformare le materie prime in prodotti finiti e consegnarli ai clienti. Include la pianificazione, l’approvvigionamento, la produzione, la gestione dell’inventario, la logistica di magazzino, la distribuzione e il trasporto. Supply Chain Management (SCM) è un termine ombrello che racchiude al suo interno il Supply Chain Planning (SCP) e il Supply Chain Execution (SCE).
Supply Chain Planning (SCP) vs Supply Chain Execution (SCE): le differenze
Il Supply Chain Planning (SCP) è il processo di pianificazione strategica che consente alle aziende di bilanciare domanda e offerta lungo tutta la catena di fornitura. Attraverso l’analisi dei dati storici, delle tendenze di mercato e delle previsioni di vendita, il SCP definisce come, quando e in che quantità devono essere prodotti, acquistati e distribuiti i beni per soddisfare la domanda futura.
Il Supply Chain Execution (SCE) è la fase operativa che segue la pianificazione: riguarda l’esecuzione concreta dei processi logistici e produttivi. Include attività come la gestione degli ordini, il controllo dell’inventario, il trasporto e la distribuzione. In sintesi:
- SCP: pianificare cosa fare (previsioni, strategie, scenari futuri);
- SCE: mettere in pratica quanto pianificato (operazioni quotidiane, gestione dei flussi fisici).
Supply Chain Execution: come ottimizzarla?
Per ottimizzare la Supply Chain Execution occorre migliorare ogni fase operativa della catena logistica, dalla gestione dell’inventario alla spedizione. Per farlo in modo efficace, è fondamentale adottare tecnologie avanzate, pianificare la domanda in base ai dati storici, scegliere fornitori affidabili e distribuire strategicamente le scorte.
Ecco alcune azioni chiave:
- scegliere fornitori e produttori locali per tagliare i costi logistici;
- implementare sistemi intelligenti di gestione dell’inventario per evitare stockout e sovraccarichi;
- usare più magazzini (quando si serve un’area geografica più ampia di quella locale) per ridurre tempi e costi di spedizione;
- pianificare in anticipo i picchi di domanda (es. stagionalità o eventi promozionali);
- mantenere una comunicazione costante con fornitori e 3PL per gestire ritardi o imprevisti;
- monitorare le performance dei partner con KPI chiari e verificabili;
- adottare un approccio di miglioramento continuo per ridurre inefficienze nel tempo.
Con il giusto mix di tecnologia, analisi e processi ottimizzati, è possibile aumentare la velocità, l’affidabilità e la sostenibilità della supply chain.
Qual è il miglior Software per la Supply Chain Execution?
Il miglior software SCE (Supply Chain Execution) non esiste. O meglio, esiste il miglior software che si adatta alle esigenze specifiche della tua azienda. Per questo motivo, se sei in cerca di un software di supervisione unificata, devi assicurati che abbia le seguenti caratteristiche:
- scalabilità e modularità: un software SCE deve avere una struttura personalizzabile e integrabile che permetta l’aggiunta di moduli nel tempo, di modo da adattarsi alle esigenze in evoluzione della tua azienda;
- flessibilità e integrabilità rispetto ai sistemi informativi aziendali già implementati (come gli ERP);
- User Experience moderna e intuitiva, per permettere agli operatori e operatrici di magazzino di imparare rapidamente a utilizzare il software;
- multi-stabilimento e multi-lingua: il software deve sposarsi con ogni sistema e network logistico, supportando configurazioni multi-stabilimento, multi-azienda e multi-lingua, se necessario.
Un esempio concreto è rappresentato da silwaSUITE, lo SCES dall’ampia copertura funzionale che dal 1996 ottimizza e riduce i costi logistici e produttivi di oltre centinaia di realtà di tutti i settori.
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