La tracciabilità lotti è uno degli elementi imprescindibili della logistica efficiente ed efficace. Sì, perché in una gestione oculata e produttiva del magazzino (o della produzione), talvolta non basta registrare i movimenti in entrata e in uscita degli articoli. Ci sono situazioni – e sono tante – in cui per uno stesso articolo occorre avere un maggiore dettaglio dei flussi: in altre parole, occorre una gestione per lotti. Nasce così l’esigenza della tracciabilità dei lotti. Un esempio tipico sono i lotti dei prodotti alimentari o di quelli farmaceutici: il senso della classificazione per lotti è legata, per esempio, alla data di scadenza. La tracciabilità dei lotti, vien da sé, diventa utilissima perché, in caso di necessità, permette di risalire a tutto il vissuto di quel lotto, dall’ubicazione nel magazzino ai flussi che ha affrontato nella sua vita.

Perché è utile la tracciabilità lotti

Sull’utilità della tracciabilità lotti non occorre aggiungere altro se non che poter ripercorrere, a ritroso, la storia di articoli che hanno delle caratteristiche comuni – la data di scadenza, quella di produzione, e così via – è il primo passo verso una gestione del magazzino che pone al primo posto la qualità e l’efficienza.

Ma cosa fare per una tracciabilità lotti che aiuti a competere? Per prima cosa, occorre assegnare al lotto un codice, in modo da poterlo identificare e in modo da poter rilevare, dal codice stesso, una serie di informazioni che caratterizzano quel determinato lotto. Ma come si definisce il codice dei lotti? La risposta è: dipende. Perché il codice del lotto può essere definito dall’azienda che produce gli articoli oppure dal magazzino che compone il lotto stesso. In ogni caso, nella logistica odierna, è molto frequente che venga adottato da tutti gli attori della filiera il primo codice assegnato al lotto. La tracciabilità lotto può avvenire da due punti di vista: dalla sorgente, quando si rintraccia il lotto conoscendone l’origine, dalla destinazione, quando si rintraccia il lotto conoscendone la destinazione.

La tracciabilità lotti si fa easy

Per poter procedere operativamente alla tracciabilità dei lotti in maniera semplice, facile ed efficiente, occorre dotarsi di un WMS che contempli un modulo concepito per la gestione e la tracciabilità lotti. Ma occorre una specifica: non tutti i WMS sono uguali e non tutti i moduli per la gestione dei lotti – si tratta di una funzione oggi diffusa – sono efficienti ed efficaci alla stessa maniera. Sintetizzando al massimo, per una tracciabilità lotti ben fatta, alla base ci deve essere un WMS flessibile e versatile, che consenta di gestire (e tracciare) i lotti in maniera rapida e senza errori. La versatilità e la flessibilità sono importanti per almeno un motivo: sono davvero tante le esigenze della tracciabilità lotti a cui si può andare incontro, a seconda del contesto. Per esempio, può essere utile associare un lotto a più articoli oppure gestire più operazioni di carico per lo stesso lotto.

Tracciabilità lotti, occorre saper scegliere

Disporre di un’anagrafica lotti, che contenga per il singolo lotto di un articolo tutte le informazioni utili per essere eventualmente rintracciato, è il primo passo per la tracciabilità dei lotti. Ma, come si diceva, sono moltissime le variabili che potrebbero essere utili per un sistema di tracciabilità lotti che funzioni. Volendo generalizzare, difficilmente ha senso inserire un numero infinito di criteri per la tracciabilità dei lotti, perché si rischia di complicare il sistema. E, pertanto, premesso che ogni azienda/magazzino è un caso a sé, e constatato che un WMS che funzioni realmente è quello in grado di adattarsi in maniera flessibile alla singola circostanza, in generale è consigliato scegliere una prassi e di adottarla per l’intera gestione dei lotti. Solo così la tracciabilità lotti sarà rapida e indolore.

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