L’emergenza sanitaria, semmai ce ne fosse stato bisogno, ha dato conferma e impulso a quella che, nel mondo logistico, stava già diventando una certezza: un magazzino indipendente dalle persone è un magazzino più efficiente. Il che, attenzione, non significa che la tendenza sia fare a meno dell’uomo. Ma, al contrario, significa impiegare al meglio le risorse, capitale umano in primis.  

Nella pratica, con l’aiuto di un WMS (Warehouse Management System) dotato di un modulo in grado di assegnare le missioni, unitamente all’impiego dell’Intelligenza Artificiale, la gestione delle risorse – ossia uomini e macchine, comprese quelle autonome – può essere ottimizzata al meglio.  

Si tratta dunque di fare un passo verso l’efficienza e di spostare la schedulazione delle missioni dalla testa dell’operatore – il quale, anche il più in gamba, non può mantenere il costante e pieno controllo di tutte le variabili in gioco – al sistema di gestione. Le ricadute positive di questo approccio, nelle realtà piccole come in quelle più grandi, non tarderanno ad arrivare.  

WMS e AI: l’assegnazione delle missioni si fa easy 

Per prima cosa, va detto, non tutti i WMS sono uguali. E, pertanto, se l’obiettivo è ottimizzare le risorse al fine di rendere più efficienti i processi, occorre entrare nell’ottica di slegarsi dai WMS tradizionali, scegliendone uno che comprenda un modulo in grado di organizzare e smistare in modo coordinato e automatico le missioni, assegnandole in funzione di diversi parametri. Prima di entrare nel merito del funzionamento e dei vantaggi, sono doverose due precisazioni. La prima riguarda l’investimento: il modulo a cui si sta facendo riferimento è un modulo che non richiede investimenti elevati e che è in grado di rispondere alle esigenze specifiche delle aziende, anche di quelle più piccole. La seconda precisazione riguarda le risorse da combinare durante un determinato turno: non solo persone e carrelli e macchine tradizionali, ma anche AGV (automated guided vehicle), trasloelevatori, ecc. 

La soluzione ottimale che tende all’ottimo 

In pratica, un WMS in grado di assegnare le missioni contempla un modulo che possiede tutte le informazioni circa le risorse a disposizione (per esempio in base ai turni, ai fermo-macchina, allo stato delle operazioni in corso) e le missioni da compiere. Di queste ultime conosce anche il livello di priorità e pertanto è in grado di calcolare e di scegliere la migliore combinazione uomo-macchina-missione in quel dato momento. In altre parole, il sistema è in grado di trovare il giusto equilibrio tra i diversi fattori in gioco. Nella costante ricerca della soluzione ottima garantisce quella ottimale, perché assegna le missioni sulla base di un algoritmo in grado di gestire diversi parametri: tiene conto della priorità delloperazione – assegnerà prima le missioni con priorità alta e poi, anche al fine di ottimizzare la durata del turno, assegnerà le missioni con priorità bassa – della disponibilità delle risorse, ma anche delle caratteristiche e dei vincoli dei dispositivi di trasporto. Il risultato è un sistema che si muove in maniera efficiente. 

I vantaggi sono tangibili 

I vantaggi dell’integrazione tra WMS e AI sono presto detti: si accelerano i flussi logistici, si abbattono gli errori e, naturalmente, si impiegano in maniera più efficiente mezzi e operatori, i quali sono coordinati da un unico centro di controllo che sincronizza le operazioni logistiche, indirizzandole verso la massima efficienza. E, pertanto, si ha una tangibile riduzione del lead time. Un altro vantaggio da non trascurare riguarda la gestione di eventi imprevisti: un modulo espressamente dedicato alla assegnazione delle missioni, infatti, è in grado di avere una maggiore reattività e flessibilità per far fronte a un evento inaspettato – banalmente un ordine urgente – per gestirlo al meglio con le risorse che si hanno a disposizione in quel preciso istante.

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