Chi lavora nell’ambito della logistica ricorderà il 2020 come un momento di forte cambiamento nelle app per il magazzino: molte strutture, infatti, hanno dovuto sostituire le app e i device che impiegano normalmente per la gestione della logistica interna e che hanno ottimizzato tramite pratica pluridecennale. Il motivo è noto: a gennaio 2020, infatti, Microsoft ha interrotto il supporto per i sistemi operativi Windows Embedded, che rappresentano una costante e anche un punto di riferimento nel mondo dei dispositivi mobile usati in produzione e nella logistica.
Cosa è successo, in sostanza? I dispositivi per magazzino hanno continuato a funzionare come prima, ma l’interruzione del supporto ha fatto sì che elementi vitali di ogni software come gli aggiornamenti di sicurezza, i bug fix e le nuove funzionalità non siano più rilasciati: se buona parte delle strutture può tranquillamente fare a meno di nuove funzionalità (almeno, nel breve periodo), non si può dire lo stesso per l’assenza di supporto tecnico e, soprattutto, di patch correttive. I rischi sono relativi alla stabilità del sistema e anche ai breach di sicurezza: le conseguenze, in termini di danno immediato, interruzioni dell’operatività e effetti negativi sulla brand reputation possono essere davvero imponenti. Oltre al fatto che non sono più commercializzati mobile device basati su Windows Embedded ed è sempre più difficile effettuare manutenzione su quelli esistenti una volta esaurite le scorte.
App per magazzino: come bisogna cambiare
Prevenire è meglio di curare, si dice. Mai come in questo caso, l’affermazione risponde a realtà. Perché, come anticipato, non è detto che si verifichino problemi mantenendo in essere il proprio sistema basato su Windows Embedded, ma se dovessero capitare, il rischio di un forte contraccolpo c’è. Quindi, come attrezzarsi? Diciamo che questo è il momento giusto per interpellare i propri partner e studiare con loro una soluzione che garantisca non solo sicurezza futura, ma anche una user experience ottimizzata: come dire, visto che bisogna cambiare, tanto vale farlo per il meglio.
Le app Android per magazzino
L’ipotesi migliore consiste nel migrare verso Android come sistema operativo dei dispositivi mobile impiegati nei magazzini, operando una sostituzione dei device in essere: un po’ per questioni di compatibilità con Android, ma anche per il fatto che – in caso di guasto – il rischio di non trovarne un altro in sostituzione è decisamente fondato. In più, passare a un dispositivo di nuova generazione permette l’accesso a nuove funzionalità, una migliore durata della batteria, supporto a nuove tecnologie e, cosa tutt’altro che marginale, ci si può avvalere della medesima user experience dei dispositivi personali che ormai chiunque è abituato a portare con sé ogni giorno.
I vantaggi delle app Android per magazzino
Visto che il terminale mobile non è semplicemente l’interfaccia con il WMS ma può essere usato da molte altre applicazioni, usare una piattaforma già conosciuta assicura tempi di apprendimento estremamente ridotti, pur in un passaggio importante come la transizione da Windows ad Android. Non solo: il mercato dei device Android è estremamente più competitivo rispetto a quanto non fosse l’ambiente Windows, il che significa ampie possibilità di scelta e costi inferiori. Inoltre, con Android si può senza dubbio ipotizzare l’installazione dell’app direttamente nel telefono personale dell’operatore, di modo tale che il costo per l’azienda tenda allo zero.
App per magazzino, come migrarle ad Android
La soluzione più indicata, a patto che la propria piattaforma gestionale del magazzino (WMS) preveda uno standard (app) Android, consiste dunque nel migrare verso la piattaforma Google rifacendo le customizzazioni: in questo modo ci si ritrova con grande rapidità ad operare in una situazione molto simile alla precedente, ma con la solidità di un sistema estremamente stabile e con tutti i vantaggi appena citati, tra i quali il fattore innovativo non va assolutamente sottovalutato.
Piuttosto, ciò che occorre domandarsi fin da subito è se si è pronti ad accogliere il cambiamento, perché in caso negativo, è arrivato il momento di attivarsi sul serio.
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