Il MES, o Manufacturing Execution System, gioca un ruolo cruciale per le imprese di oggi offrendo una gestione e un monitoraggio puntuale sulle attività di produzione. Dopo aver approfondito quali sono le funzionalità immancabili di un MES efficace (qui, con Andrea Leonarduzzi, Product Owner) e quali gli aspetti da considerare prima di scegliere uno tra i numerosi MES attualmente sul mercato (qui, con il Direttore Operativo Alessio Pavan), è ora tempo di considerare quali sono i benefici economici di ritorno sull’investimento.
Perché in effetti, un MES non è soltanto la soluzione utile a mantenere il controllo sulle scorte, monitorare lo stato della produzione e tracciare l’evoluzione di lotti e seriali. Il suo impatto sull’impresa si estende ben oltre, aggiungendo un valore tangibile e strategico all’intera operazione aziendale.
Ma perché un imprenditore dovrebbe optare per un MES per ottimizzare la gestione della produzione? Per rispondere a questa domanda abbiamo intervistato Emilio Collot, Direttore Commerciale di Stesi.
Un excursus sulla gestione della produzione
Negli ultimi 30 anni, l’evoluzione dell’industria ha subito un’accelerazione senza precedenti mettendo in luce un vero e proprio scollamento tra produzione e direzione aziendale. Una situazione decisamente dannosa creata da una cattiva gestione della comunicazione, sempre troppo poco trasparente, poco immediata o soggetta ad errori.
Quando 20 anni fa circa le imprese hanno iniziato a sentire la necessità di adottare procedure e standard di produzione, l’attenzione si è naturalmente focalizzata sulle metodologie e sui processi, mancando allora le giuste tecnologie a supporto.
Lean e Kaizen, pensati per il miglioramento continuo dei processi, sono infatti solo due dei molteplici approcci che hanno invaso le imprese e che sono stati felicemente implementati senza l’uso di soluzioni tecnologiche. Le aziende, in quel periodo, hanno così presto cominciato ad affidarsi a report cartacei di produzione, ai verbali di collaudo, alla marcatura dei tempi di fermo e alle tabelle che, firmate manualmente, consentivano di monitorare l’ingresso e l’uscita dalla sede di ogni singolo lavoratore.
Insomma, l’introduzione di nuove metodologie ha cominciato a rivoluzionare la gestione della produzione creando tuttavia una stretta dipendenza dal mezzo cartaceo, decisamente complesso da gestire. “In breve, possiamo dire che 20 anni fa le imprese hanno iniziato a individuare i metodi”, conclude Emilio Collot, “ma non ancora lo strumento per implementarli al meglio.”
Dal processo allo strumento
La carta, com’è facile intuire, non si è rivelata lo strumento ideale per garantire una buona circolazione delle informazioni all’interno della piramide di Anthony o, in altri termini, all’interno dell’organigramma aziendale.
Nonostante le nuove introduzioni, lo scollamento che caratterizzava direzione da un lato e produzione dall’altro permaneva.
Per trovare fine a questo problema c’è stato bisogno di attendere l’avanzare della tecnologia e la nascita delle prime soluzioni WMS e MES passando poi, con il diffondersi dell’automazione e con la spinta data dalle agevolazioni 4.0 all’industrializzazione, alle soluzioni di interconnessione con le macchine.
La cosa di per sé non deve sorprendere. Infatti, sottolinea Emilio Collot, possiamo immaginare il processo di integrazione in azienda di nuove tecnologie come un processo a due fasi:
- Processo, in cui si interviene definendo un nuovo metodo;
- Strumento, soprattutto mediante l’implementazione di tecnologie dedicate.
Oggi, il mercato degli strumenti a disposizione delle imprese è ricco di soluzioni pensate per supportare e ottimizzare i processi dell’intera supply chain ma una cosa è certa: per quanto l’intero tessuto imprenditoriale e i media amino parlare di 5.0, c’è ancora tanto da fare per permettere alle imprese di godere appieno dei benefici della 3.0 e della 4.0. E il punto di partenza non può che essere proprio questo.
La gestione della produzione aziendale? Passa dalla circolazione delle informazioni
La vera differenza, l’industria l’ha insomma percepita soltanto con l’introduzione delle giuste tecnologie, MES compreso, che hanno consentito all’informazione di circolare all’interno dell’organizzazione ed essere messa a disposizione dell’organico, sia trasversalmente sia verticalmente.
Partendo nuovamente dalla piramide di Anthony, che distingue dal basso verso l’alto le attività operative, quelle di programmazione e controllo fino a quelle strategiche in cima, soluzioni digitali e strategiche come un MES possono fare la differenza. Questo, proprio permettendo la distribuzione trasversale delle informazioni all’interno del primo livello della piramide, occupato da operatori e macchine. Una buona gestione della produzione attraverso un MES rende possibile agli operatori accedere infatti a tutte le informazioni in tempo reale sulle macchine che, a loro volta, possono creare preziose sinergie comunicando e scambiando dati tra loro. “Che cosa significa in termini pratici? Che le macchine possono segnalare eventuali errori di produzione in tempi rapidissimi e permettere agli operativi di intervenire in tempi altrettanto rapidi ottimizzando tempi e costi”.
L’introduzione di software per la gestione di produzione di questo tipo, infatti, è in grado di scatenare un evidente efficientamento della produzione, con più pezzi prodotti, meno errori e meno infortuni. Tutti i dati che vengono prodotti alla base della piramide diventano immediatamente disponibili in cima, permettendo al board decisionale di riflettere a partire da dati precisi, trasparenti e fruibili in tempo reale.
Oltre alla comunicazione trasversale, il MES garantisce infatti una preziosa comunicazione verticale che va a coinvolgere i manager, che possono ora dedicarsi a una schedulazione, pianificazione e programmazione puntale della produzione, fino a raggiungere l’imprenditore o il board che possono finalmente accedere a KPI e consuntivi di produzione grazie a dati corretti, resi accessibili real-time e sempre disponibili senza gli inevitabili errori e ritardi che subirebbero se fossero gestiti in modo manuale.
Perché le imprese scelgono un MES
Ma perché le imprese, oggi, scelgono di implementare una soluzione MES per ottimizzare la produzione?
Sulla base della sua esperienza diretta, per Emilio Collot le aziende tendono ad avere un triplice obiettivo. Nello specifico parliamo di:
- Risorse – migliorare l’interfacciamento con le macchine per recuperare in automatico i dati di produzione, i fermi, i tempi e così via;
- Persone – semplificare la consuntivazione dei tempi uomo per avere una panoramica del numero di risorse coinvolte, del tempo lavorato e altri dati, da poter arrivare al costo finale della produzione;
- Attività – ottenere il controllo per mettere a paragone oggettivo il preventivo e il consuntivo e conoscere in modo chiaro e data-based com’è andata l’attività rispetto a questo previsto in origine.
Sistemi di gestione della produzione: il MES
Volendo riassumere quanto visto fin qui, la gestione della produzione attraverso un MES nasce per rispondere alla necessità dell’impresa di misurare, valutare e correggere. È infatti soltanto rilevando, intervenendo e efficientando che diventa possibile aumentare il rendimento della produzione.
“Immaginiamo il classico caso del fermo di una macchina o di una linea”, continua Collot, “può sembrare banale, ma attraverso un MES il tempo che intercorre tra la rilevazione dell’errore e la sua risoluzione viene limitato al massimo”. Questo significa che monitorare la situazione in tempo reale, e riconoscere immediatamente eventuali errori, consente di ottenere un’ottimizzazione della produzione che si aggira attorno al 15-20%. Perché il problema non si limita infatti al fermo delle macchine ma comprende anche i problemi minori, che spesso richiedono lunghi tempi (e costi) di intervento. Un sistema di gestione della produzione consente di impattare positivamente anche sulla gestione delle scorte e sull’asservimento delle linee di produzione, ad esempio limitando la presenza di scorte a bordo linea e ottimizzando le movimentazioni di operatori e merci. Lo stesso sistema è in grado di gestire le necessità della manutenzione e spesso del controllo qualità.
Introdurre un MES in azienda non è cosa da poco conto: ma è giusto parlare di costo o dovremmo piuttosto parlare di investimento? Per Emilio Collot, uno dei grandi vantaggi delle soluzioni MES sta nella loro capacità di integrarsi con altre soluzioni, magari acquistate grazie a agevolazioni e finanziamenti di varia natura. MES implementati e integrati consentono all’imprenditore di godere di strumenti estremamente completi che ottimizzano la produzione al punto di generare un ritorno dell’investimento in 2, massimo 3 anni.
I MES sul mercato
Ad oggi il mercato è letteralmente invaso da soluzioni MES. Eppure, nella maggior parte dei casi parliamo di strumenti estremamente verticalizzati e pensati appositamente per rispondere alle esigenze di specifici settori produttivi.
Il problema di queste soluzioni, tuttavia, è che costringono le imprese in determinati perimetri dai quali è complesso e costoso uscire. Soluzioni altamente verticalizzate sono infatti monoliti, troppo limitanti per essere efficaci in mercati che cambiano costantemente per adattarsi alle esigenze dei clienti. Se ogni modifica richiede interventi lunghi e impegnativi, software di questo tipo finiscono presto per diventare estremamente dispendiosi per le aziende che rischiano così di veder limitata la propria possibilità di crescita.
Ecco perché, oggi più che mai, oltre alla tecnologia l’aspetto chiave del successo sta nel supporto del giusto partner tecnologico. Un partner tecnologico deve infatti affiancarsi all’azienda, conoscerne dinamiche, processi e potenziali evoluzioni. Solo in questo modo, infatti, la tecnologia potrà efficacemente seguire l’azienda nel corso della sua crescita, crescendo a sua volta grazie a nuove funzionalità e nuove implementazioni, adattandosi così a nuove modalità di produzione, nuove tipologie di domanda e quant’altro.
“Prestare attenzione alla flessibilità dello strumento è fondamentale quando si tratta di scegliere il giusto MES. Se sei alla ricerca di un MES, affidati solo a chi saprà poi fornirti le necessarie integrazioni e apprendici e coprire così tutte quelle zone d’ombra che si trovano tra il WMS e il MES.” Vuoi saperne di più? Contattaci.