L’ottimizzazione della gestione del magazzino ha come scopo finale quello di renderlo efficace ed efficiente, il che vuol dire dar vita a un sistema in grado di raggiungere l’obiettivo prefissato – consegne corrette in tempi certi – con il minor spreco di risorse possibile. Quest’ultimo aspetto, soprattutto quando si parla di e-commerce, assume un ruolo centrale: perché, se è vero che il valore del servizio è oggi poco percepito o non percepito affatto dal consumatore finale, è altrettanto vero che, in un’ottica imprenditoriale, occorre tenere ben in mente che le attività logistiche assorbono costi, generano valore, ma dovrebbero anche produrre margini.
Dunque, un magazzino realmente ottimizzato è la somma di almeno cinque strumenti che funzionano in perfetta sinergia: innanzitutto un WMS su misura, poi i giusti KPI, soluzioni tecnologiche, automazione e, infine, un forte cambiamento di mentalità.
Il WMS giusto e i KPI corretti
Mai come oggi la logistica impone l’ottimizzazione della gestione del magazzino: da un lato diminuisce il tempo a disposizione per l’evasione di un ordine, dall’altro è in aumento, in quasi tutti i magazzini, il numero di codici da gestire. Per amministrare questa complessità, occorre un WMS progettato su misura, modulare e scalabile, in grado di dialogare con l’ERP aziendale e capace di chiarire gerarchie e ruoli. Non solo: un WMS capace di ottimizzare il magazzino fornisce informazioni che permettono di misurare le performance del magazzino. In altre parole, il WMS ideale fornisce il secondo strumento indispensabile per l’ottimizzazione del magazzino, ossia una serie di KPI (Key Performance Indicators) in grado di dare informazioni utili in tema di giacenze, di tempi di ri-assortimento degli stock, di flusso delle merci in entrata e in uscita.
La tecnologia al servizio dell’ottimizzazione della gestione del magazzino
WMS e KPI da soli non bastano: la gestione ottimizzata del magazzino passa anche attraverso il terzo strumento indispensabile, ossia l’adozione di macchine e tecnologie in grado di integrarsi con i sistemi di gestione. Per esempio, saranno utili quei sistemi tecnologici in grado di ottimizzare le fasi più critiche del lavoro in magazzino, a cominciare dal picking. Il prelievo ne condiziona, infatti, la produttività e l’efficienza, e pertanto l’efficientamento di questa fase è uno dei primi passi verso la complessiva ottimizzazione della gestione del magazzino: palmari e dispositivi portatili, applicazioni voice picking, identificazione a radiofrequenza (RFID) sono solo alcune delle tecnologie che possono rendere il processo più efficiente. Ragionando caso per caso, in tutti i magazzini si può valutare di adottare il quarto strumento, ossia l’automazione: trasloelevatori, veicoli autonomi, carriponte possono contribuire a ridurre gli sprechi, riducendo gli errori e ottimizzando i percorsi.
Cambiamento: vietato resistere
L’ottimizzazione della gestione del magazzino, infine, vede come quinto e ultimo strumento indispensabile il cambiamento di mentalità dell’imprenditore, del responsabile della logistica e degli operatori. Perché se si adottano gli strumenti di cui sopra, per forza di cose ci saranno modifiche, anche sostanziali, nella gestione del magazzino. E il cambiamento, è noto, genera insicurezza, paura, dubbio, sentimenti che diffusamente si traducono, in chi nei magazzini lavora quotidianamente, in un’unica pericolosa obiezione, quella che si può riassumere facilmente con il fatidico e pericoloso “Si è sempre fatto così”. Ma il cambiamento, nell’ottimizzazione della gestione del magazzino, è un passo obbligato: KPI in grado di mostrare la nuova efficienza, una adeguata formazione degli operatori e il loro coinvolgimento nella nuova gestione sono la chiave indispensabile per far apprezzare le nuove scelte.
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