Nel corso degli ultimi articoli ci siamo posti l’obiettivo, a partire dalle conoscenze dirette dei dati e dei trend in atto, di prevedere le evoluzioni future del mondo WMS prima e del mercato nel suo complesso poi. In questo articolo, ci dedicheremo invece a pronosticare alcuni dei grandi cambiamenti che impatteranno sulla logistica di magazzino.
D’altronde, l’accelerazione tecnologica nata negli anni ‘90 che stiamo vivendo tuttora avrà inevitabili ripercussioni anche sulla gestione di magazzino, originando probabilmente quello che potremmo chiamare a buona ragione il magazzino 4.0.
La buona notizia è che il magazzino 4.0, automatizzato e sostenibile, sarà un asset fondamentale per le aziende che potranno così affrontare al meglio le grandi sfide del futuro traendo il meglio dalla sua flessibilità, sia in termini di capacità generale di stoccaggio, sia in termini di prestazioni e di singoli processi di movimentazione.
Lo scenario
Ma quali sono, nel concreto, le sfide che le aziende dovranno affrontare nel (non certo lontano) futuro?
Una cosa è certa, i magazzini dovranno essere in grado di rispettare requisiti di prestazione sempre più elevati e supportare un volume di merci sempre maggiore. In effetti, richieste sempre più personalizzate da parte del pubblico continueranno a moltiplicare la gamma di prodotti in circolazione, ad oggi sempre più ampia e mutevole. Allo stesso tempo, sarà necessario fornire ai consumatori tempi di reazione e consegna sempre più brevi.
Eppure, per prevedere lo scenario più plausibile per la logistica di magazzino del futuro, è necessario considerare anche i cambiamenti demografici. Da diversi anni ormai, il settore sta infatti soffrendo una cronica carenza di lavoratori qualificati che rende necessario cambiare il ritmo di marcia. Infatti, com’è evidente, ottimizzare i processi per realizzare lo stesso lavoro con minor manodopera non può essere sufficiente. Si tratterà infatti di ricorrere a nuove tecnologie e nuovi processi tecnologici per riuscire ad ottenere, in magazzino, prestazioni maggiori e rispondere così a quanto anticipato: maggior volume di merci e tempistiche più brevi.
Tenuto conto di quanto detto sin qui è chiaro che il magazzino 4.0 dovrà essere in grado di rispondere a una duplice sfida: da un lato quella dei cambiamenti ambientali, abbracciando la sostenibilità, dall’altro quella di mercato.
La parola chiave per la logistica di magazzino sarà dunque flessibilità. Una flessibilità valida per la capacità generale di stoccaggio quanto per le prestazioni e per i singoli processi di movimentazione.
La tecnologia per la nuova logistica di magazzino
Tecnologie di magazzino e di trasporto, flessibili e scalabili, saranno quindi degli elementi chiave nel magazzino 4.0 per permettere un aumento, se non altro a breve termine, delle prestazioni attraverso procedure plug & play.
Se alcuni istituti di ricerca applicata (il Fraunhofer Institute for Material Flow and Logistics IML, per fare un esempio) stanno lavorando alla realizzazione di tecnologie di stoccaggio e trasporto in grado di fare a meno delle tipiche infrastrutture fisse circostanti, ci sono tuttavia delle tecnologie già ad oggi applicabili e spesso già applicate.
Parliamo, ad esempio, dei classici magazzini automatici per piccoli pezzi (AS/RS) dotati di trasloelevatori che vengono sostituiti da AS/RS scalabili facendo ricordo a soluzioni a navetta. Ma parliamo anche delle tecnologie che permettono lo stoccaggio compatto in spazi ridotti, ideali per espandere la capacità e la velocità del magazzino.
Un magazzino sempre connesso
Chiaramente, perché tutte queste tecnologie possano funzionare in modo efficace e coordinato, il collegamento in rete dell’intera catena di approvvigionamento è una condizione indispensabile. Sarà infatti fondamentale che tutte le informazioni rilevanti vengano trasmesse in modo diretto, continuo e in tempo reale ad ogni singolo elemento interessato della catena. Il magazzino stesso, d’altro canto, dovrà poter accedere alle giuste informazioni, nel giusto formato, nel momento più opportuno.
Insomma, la logistica di magazzino 4.0 renderà necessaria una connessione distinta tra il mondo dei dati e quello delle merci per la raccolta ed elaborazione in tempo reale.
Il continuo e sempre più accelerato sviluppo di sensori, processori e attuatori (tra l’altro sempre più piccoli e potenti) sta rendendo l’IoT (Internet of Things o Internet delle cose) sempre più rilevante. L’IoT ad oggi ha già la capacità di percepire l’ambiente in cui si trova per ottenerne dati, utilizzarli per eseguire calcoli e inoltrare informazioni.
Tra le applicazioni più comuni di IoT, ad oggi, possiamo pensare a:
- InBin, il contenitore intelligente che, riconoscendo il proprio livello di riempimento grazie ad una telecamera integrata, fa scattare automaticamente un riordino quando le scorte scendono sotto una data soglia;
- IoT Low-Cost-Tracker, il tracker IoT che può essere integrato ad un oggetto per registrarne la posizione nel magazzino, l’angolo di inclinazione, l’accelerazione, la temperatura e persino eventuali urti.
Il magazzino del futuro: regno dell’uomo o della macchina?
Il magazzino 4.0 del futuro sarà quindi il regno delle macchine, capaci di raccogliere informazioni, comunicare tra loro e intraprendere processi decisionali e di controllo in modo del tutto autonomo?
In realtà, i migliori risultati in magazzino si otterranno sempre attraverso l’interazione fluida di tutti gli attori coinvolti.
È vero che, già ad oggi, le performance dei sistemi informatici già hanno superato quelle dell’intelligenza umana ma è altrettanto vero che il potenziale delle tecnologie di cui abbiamo discusso può raggiungere il suo pieno potenziale solo in combinazione con la componente umana.
Ad ogni modo, il prerequisito di partenza per un magazzino autonomo e connesso, con migliori prestazioni dei sistemi esistenti e processi rivoluzionati è, ovviamente, l’IT technology. Qui entra infatti in campo il Warehouse Management System (WMS) o sistema di gestione del magazzino.
Alcune novità da tenere a mente
Stando all’articolo “Il Magazzino del futuro” pubblicato su Logistica a gennaio 2023, il magazzino 4.0 sarà dotato di un’area riservata all’uso della stampa 3D. Insomma, i pezzi di ricambio e i prodotti personalizzati non saranno più considerati prodotti finiti e da stoccare ma, al contrario, conservati sotto forma di materie prime.
Questa rivoluzione permetterà alle aziende di reagire in modo flessibile alle fluttuazioni della domanda e di produrre direttamente in magazzino singoli articoli per specifici gruppi di prodotti.
Allo stesso tempo esiste la possibilità che i droni, ad oggi già utilizzati per eseguire inventari e manutenzione verificando le scorte o registrando i difetti di stoccaggio, possano essere in futuro usati anche per la consegna ad hoc di ordini immediati sfruttando la presenza di aree di decollo e atterraggio all’interno del magazzino. Una soluzione di questo tipo, attualmente in fase di sperimentazione, permetterebbe una gestione estremamente rapida di tutti quegli ordini piccoli o che necessitano di gestione immediata.
Conclusione
Il magazzino 4.0 sarà insomma il regno dell’integrazione ottimale tra uomo e macchina, mantenuto tale grazie all’interconnessione e alla disponibilità di dati decentrati. Le tecnologie che caratterizzeranno il magazzino di domani sono molteplici, alcune già pronte all’uso (e già in uso in molti contesti), altre ancora in fase di sperimentazione e studio.
Ad ogni modo, ciò che è certo è che la creazione di una infrastruttura IT snella e stabile e l’uso di un WMS adeguato per il controllo, il monitoraggio e l’ottimizzazione del magazzino saranno conditio sine qua non per la nascita del magazzino 4.0.
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