Non c’è nulla di più importante di garantire la sicurezza in magazzino. C’è una normativa ad hoc, ci sono procedure, misure e strumenti pensati per garantire, pur in contesti frenetici e incentrati sulla massima produttività, la sicurezza e l’incolumità di chi lavora. Assolutamente superfluo sottolinearne la priorità, ma non dobbiamo neppure dimenticare – ponendoci dal punto di vista dell’azienda – quanto il benessere degli employee sia connesso alla produttività e all’engagement: non pensiamo, quindi, solamente alla prevenzione degli infortuni, che vanno evitati a tutti i costi, ma anche a non creare un ambiente stressante o logorante, carico di attività ripetitive che conducono a errori e a problematiche di tipo fisico e psicologico, con seri impatti sulla produttività.  

Garantire la sicurezza in magazzino a 360 gradi 

La sicurezza in magazzino ha diversi impatti pratici: l’utilizzo di equipaggiamento protettivo, la corretta segnalazione degli standard di sicurezza (come ad esempio la giusta distanza tra operatori e macchinari), l’ergonomia delle operazioni e l’ordine del materiale nelle zone di stoccaggio. Non solo: sicurezza in magazzino è anche prevenzione di attività inutili/ripetitive, riduzione dei percorsi e ricorso all’automazione. Le aziende lo sanno bene, tanto più che l’automazione è da anni una tendenza trainante della logistica interna: AGV e LGV, sensori, shuttle, trasloelevatori ed etichette elettroniche sono solo alcuni degli strumenti con cui le aziende affrontano il tema dell’efficientamento degli ambienti logistici, ottenendo benefici indiretti (ma tangibili) in termini di sicurezza 

Silwa®: sicurezza nei centri logistici come priorità assoluta 

Negli oltre 25 anni di attività nel settore del software per la supervisione dei flussi logistici e produttivi, Stesi ha sempre considerato la sicurezza come assolutamente prioritaria. Soprattutto, l’azienda è consapevole di quanto sia possibile miscelare le esigenze di sicurezza e benessere degli operatori con l’efficienza dell’ambiente logistico, favorendo le esigenze di tutti gli stakeholder, di chi lavora sul campo, di chi è chiamato a massimizzare i KPI di produttività e anche dei clienti, che ottengono prodotti migliori e spedizioni più rapide.  

Silwa®, il software di supervisione di sistemi logistici e produttivi, non solo può essere integrato con sistemi di sicurezza e di allarme, ma opera un’ottimizzazione data-driven di tutti i flussi logistici, con significativi benefici in termini di riduzione dei rischi. Per esempio:  

  • Ottimizzare l’ubicazione delle merci in funzione dello storico degli ordini minimizza la necessità per gli operatori di intraprendere (e ripetere) lunghi tragitti per i prelievi 
  • Ottimizzare i percorsi di picking in funzione degli ordini da gestire evita perdite di tempo, da cui disengagement e possibili errori;  
  • L’interconnessione con le macchine e con i sistemi automatici ottimizza l’efficienza della logistica e la soddisfazione del cliente, sollevando le persone da operazioni ripetitive e, talvolta, logoranti e/o rischiose 

Silwa® e il modulo Safety 

Silwa® ha un impatto importante nei confronti della sicurezza in magazzino: talvolta in forma indiretta, coordinando, per esempio, l’attività dei magazzini automatici o i percorsi degli operatori, ma anche in modo diretto, grazie al modulo Safety. 

Il modulo in questione abilita una comunicazione continua e in tempo reale tra le macchine e device presenti all’interno degli ambienti logistici ed è esclusivamente finalizzato a massimizzare la sicurezza interna. Non dimentichiamo, infatti, che in un ambiente logistico coesistono macchine e persone, che in condizioni ottimali lavorano in sinergia. La possibilità di localizzare entrambi (con sistemi di tipo RTLS) e di aprire un dialogo costante tra macchina e macchina (M2M) e tra operatore e macchina (P2M) è alla base di importanti benefici in termini di Safety: nel primo caso, infatti, la comunicazione diretta tra mezzi di movimentazione (automatici e non) permette di evitare i rischi di collisione, soprattutto nelle intersezioni che non offrono piena visibilità ai conducenti. Il supervisore rileva automaticamente il rischio di impatto e invia una segnalazione ad entrambi gli operatori, eventualmente riducendo la velocità o bloccando i carrelli in modo automatico. Stesso discorso, ma ancor più importante, per quanto concerne la comunicazione P2M, che grazie alla supervisione costante evita collisioni tra uomini e macchine: anche in questo caso è possibile bloccare automaticamente un carrello di fronte ad una situazione di rischio.  

Le due modalità di comunicazione convergono nella funzionalità di Zoning, elemento portante del modulo Safety. Per quanto sia la sua priorità, il dialogo tra macchine e operatori non è determinante solo per evitare collisioni, ma anche per orientare il comportamento di entrambi verso dinamiche di massima sicurezza. A titolo d’esempio, ciò significa avvertire il carrellista di una velocità eccessiva, del possibile ingresso in aree pericolose, di potenziali ostacoli e, ovviamente, di altri carrelli (M2M) e persone (P2M) nei paraggi. 

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