Per il funzionamento senza intoppi di un magazzino, occorrono sistemi WMS, ossia software che organizzano e supportano la gestione operativa di tutti i flussi di materiale che transita nel magazzino, dall’accettazione delle merci, alla preparazione delle spedizioni verso la destinazione finale o altri reparti dell’azienda. I sistemi WMS sono un investimento irrinunciabile – non un costo – per tutte quelle aziende che, a prescindere dalle dimensioni, desiderano trasformare il magazzino da centro di costo a centro di efficienza. Poiché i sistemi WMS gestiscono il magazzino, spesso, in un’accezione comune e non specifica del tema, vengono chiamati impropriamente gestionali. Un errore veniale, che rischia però di generare confusione: il gestionale per eccellenza, in un’azienda, è l’ERP (Enterprise resource planning), con cui peraltro i sistemi WMS si interfacciano e dialogano e da cui, in qualche modo, discendono.

Sistemi WMS, ERP: facciamo chiarezza

Si è detto tra le righe: alla logistica, per anni, è stato assegnato il ruolo di atto dovuto, di voce di spesa. Ma negli anni ’90 ci si è iniziati ad accorgere che, informatizzando il magazzino, per esempio introducendo i codici a barre, non solo si snellivano i processi, ma si riducevano anche gli errori. Fu naturale estendere alla logistica il sistema ERP già in uso nella stragrande maggioranza delle aziende. Ma, nella logistica, l’ERP ha dei limiti evidenti, tanto che oggi è diffusa la consapevolezza che la logistica ha requisiti che non possono essere soddisfatti da continue customizzazioni dell’ERP. L’ERP, infatti, non è in grado di fare molte cose parecchio utili in ambito logistico: non può gestire un magazzino dinamico o automatico, non può interagire con i mezzi a guida autonoma (AGV), non può assegnare missioni di trasporto, ottimizzando gli spostamenti. D’altro canto, l’ERP non è un sistema WMS. Come non lo sono il WCS e il MES.

WCS vs sistemi WMS

I WCS – Warehouse Control System, ossia i software di controllo in tempo reale che gestiscono il flusso di oggetti (siano essi scatole o pallet) sui trasportatori, sorter, magazzini automatici, ecc. – rispetto ai sistemi WMS hanno dei limiti. Perché se è vero che gestiscono il tipo di imballaggio, le spedizioni, il picking, il pick-to-light e il put-to-light, così come by-passano tratti di nastro trasportatore, si integrano con scanner, stampano e applicano etichette, è altrettanto vero che non comprendono funzionalità tipiche dei sistemi WMS. Per esempio, non si interfacciano con l’ERP, non prevedono l’inventario delle ubicazioni di riserva e di picking e nemmeno il supporto alle strategie di gestione dei picchi. Inoltre, non prevedono il supporto alla pianificazione dei trasporti e all’esecuzione della spedizione. Così come, rispetto ai sistemi WMS, dei limiti li ha anche il MES (Manufacturing Execution System), un sistema software che viene applicato per gestire in maniera efficiente il processo produttivo di un’azienda, attraverso collegamenti diretti alle macchine o dichiarazioni manuali degli operatori che stanno lavorando. Queste informazioni vengono fornite in tempo reale agli uffici che hanno la visione dell’avanzamento degli ordini, dello stato fisico delle risorse e dei materiali impiegati. Inoltre, alcuni software permettono di trasmettere i dati all’ERP.

I sistemi WMS non sono tutti uguali

Fatti questi doverosi distinguo, va detto che anche i sistemi WMS non sono tutti uguali e, pertanto, quando se ne sceglie uno, occorre fare un’attenta selezione. La prima cosa da fare è affidarsi a un partner che abbia un’esperienza solida e riconosciuta sul mercato e che stia al passo con i tempi: i sistemi WMS devono essere consolidati ma anche moderni. Il che significa che devo avere numerose funzionalità, un alto livello di integrazione, devono contemplare IoT (internet delle cose) e, anche, una GUI Mobile (Graphics User Interface) ben disegnata, di facile utilizzo.

Un partner affidabile è anche un partner in grado di garantire il service level agreement (SLA), ossia strumenti contrattuali attraverso i quali si definiscono una serie di servizi post-vendita.

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