Partiamo da un presupposto: la gestione del magazzino senza WMS può esistere, ma implica un assunto ben preciso. Ossia che l’imprenditore decida consapevolmente di demandare alle persone – e dunque alla loro memoria, alla loro attenzione e alla loro affidabilità – il funzionamento del magazzino, assumendosi tutti i rischi del caso. 

Sì, perché le persone possono cambiare lavoro, possono essere più o meno attente e talvolta possono essere anche ostili. In altre parole, possono generare sprechi.  

La migliore gestione del magazzino: il WMS

L’alternativa per lavorare più razionalmente, riducendo gli sprechi, è il Warehouse Management System (WMS). Che funziona però a una condizione: deve essere scelto ad hoc in base alle esigenze dello specifico magazzino e della specifica azienda. Non si dimentichi, infatti, che un WMS efficace ed efficiente è un WMS capace (anche) di interfacciarsi fattivamente con gli altri gestionali presenti in azienda.  

Il WMS fa gestione del magazzino, non della cantina

Un magazzino senza WMS, dunque privo di un software capace di supportare la gestione dei flussi e il controllo della merce in entrata e in uscita, è di fatto un magazzino non gestito, ma affidato alla sensibilità del personale. E pertanto il rischio che generi costi occulti e sprechi è molto alto. E poiché nel magazzino sono già di per sé immobilizzati ingenti capitali, non ha senso aumentarne i costi. Decidere di adottare un WMS comporta una premessa: si deve essere consapevoli che il magazzino sia un centro di efficienza dell’azienda e non una cantina dove la merce viene dimenticata. La possibilità di stoccare gli articoli in un’ubicazione determinata da una scelta di efficienza, senza che si corra il pericolo di dimenticare dove la merce è stata stoccata, è uno dei primi risultati di un WMS che funziona.  

Come funziona la gestione del magazzino con il WMS 

processi governati dal WMS sono diversi: si va dall’identificazione delle merci, alla loro ricezione e al relativo controllo, passando per l’assegnazione delle ubicazioni e dai trasferimenti interni. Seguono la gestione della mappa del magazzino – in cui un ruolo centrale è giocato dalla gestione/rotazione delle scorte – ma anche il picking, le spedizioni verso i clienti, la redazione dell’inventario, le statistiche e i report su scorte e flussi.  

I vantaggi della gestione del magazzino tramite WMS

Se il WMS è correttamente implementato, i risultati attesi sono presto detti: la movimentazione delle merci sarà ottimizzata secondo una determinata logica (per esempio FIFO, o identificata a priori, ecc.), gli ordini saranno evasi in minor tempo, gli spazi saranno razionalizzati, in ogni momento si saprà dove è ubicata la merce. Non ultimo: sarà ridotto, se non azzerato, l’errore (umano). Quanto al funzionamento, senza entrare in inutili tecnicismi, si sappia il WMS è costituito da un’unità di elaborazione centrale (Server) connesso in tempo reale con tutti i dispositivi Mobile e Automatici (Clients), in grado di rilevare Barcode, Tag RFID, Posizione Mezzi e molti altri dati di campo. La connessione è ormai quasi sempre in radiofrequenza tramite WiFi. 

Il WMS perfetto per la gestione del magazzino

Un WMS non vale l’altro, proprio no. A monte di un WMS che funzioni realmente vi è sempre un progetto ben preciso, rimodulato anche numerose volte, affinché le logiche del funzionamento del magazzino e dell’azienda siano realmente incorporate e dunque vengano soddisfatte le aspettative dell’utente finale. Tradotto in altre parole: non tutti i magazzini devono avere le stesse funzionalità e la stessa architettura del sistema, non tutti i magazzini devono adottare lo stesso WMS. Dunque non ha senso scegliere un WMS solo in base al prezzo, o al tempo richiesto per la sua implementazione. Infine, WMS complesso non significa WMS migliore, così come WMS semplice e snello non significa WMS ideale.  

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