Incrementare le vendite grazie all’adozione di un warehouse management system non soltanto è possibile, ma è anche molto probabile. Sì, perché è oggi ampiamente dimostrato che, per stare al passo con i tempi e con le richieste del mercato, l’efficacia delle operazioni di magazzino non è più sufficiente: occorre diventare anche efficienti. E l’efficienza, se si conta solo sul fattore umano, è spesso una chimera. Il WMS, invece, essendo in grado di controllare, coordinare e ottimizzare flussi, processi e fasi operative – in altre parole, essendo in grado di rimettere ogni cosa al suo posto – difficilmente crea inefficienze. A patto, però, che sia cucito su misura per quel dato magazzino, e che sia adeguatamente testato e tarato. Eventualmente anche aggiornato, nel caso in cui si palesino mutamenti nell’attività.

E-commerce, la nuova sfida della logistica

La logistica di magazzino, e di conseguenza i warehouse management system (WMS), hanno una nuova sfida a cui rispondere. Si chiama e-commerce, ed è la funzione su cui si misureranno – ma in realtà già si misurano – le performance delle aziende. Se già la crescita dell’e-commerce viaggiava da qualche anno a velocità a doppia cifra, negli ultimi mesi, con l’emergenza sanitaria, il fenomeno ha trovato un nuovo impulso, che però non sembra arrestarsi nemmeno a crisi rientrata: il commercio elettronico è un canale di vendita consolidato, che trova la sua massima espressione in un concetto ancora più ampio e più sfidante, quello dell’omnicanalità. Ed ecco che il warehouse management system deve dare nuove risposte: il magazzino deve gestire un elevato numero di referenze, la gestione degli ordini – sempre più spesso di piccola entità – deve essere rapidissima, priva di errori e ancor più puntale. Senza un warehouse management system capace di adattarsi alle nuove circostanze, l’e-commerce è una sfida persa in partenza.

Efficaci sì, ma anche efficienti

Utilizzati spesso, ma erroneamente, come sinonimi, in realtà efficiente ed efficace sono due termini che dovrebbero essere complementari. Un magazzino efficace non è per forza anche efficiente: se è solo efficace significa che è un magazzino capace di raggiungere l’obiettivo, se è anche efficiente lo fa senza sprecare risorse (lavoro, tempo, denaro). È chiaro che il magazzino perfetto è un magazzino efficiente ed efficace, il che si configura – nel 99 per cento dei casi – con un magazzino opportunamente gestito da un WMS. Ciò è ancor più vero quando di tratta di e-commerce, perché con le vendite online il cliente ha una maggiore percezione della logistica: i tempi giusti, le consegne giuste, le risposte corrette contribuiscono in maniera determinate alla soddisfazione del cliente. Soddisfazione del cliente che deve restare sempre centrale. Ma come centrare l’obiettivo? La risposta è una sola: sommando a una produzione ben fatta, un magazzino che lavora bene. Eppure, proprio l’e-commerce genera una serie di criticità proprio in termini logistici: il numero di codici da gestire è molto elevato, i tempi di evasione degli ordini devono essere tempestivi, i volumi sono variabili e scarsamente prevedibili. Inoltre vi è il problema dei resi, che nel caso dell’e-commerce non rappresenta un’eccezione. Ma, va considerato, nel costo del prodotto sono inclusi anche i costi del magazzino. Che quindi vanno ottimizzati.

L’organizzazione paga

In questo scenario, solo un software appositamente congegnato può far fronte a tutte le criticità tipiche del canale digitale. Altrimenti, l’e-commerce, da valore aggiunto, si trasforma in un pericoloso boomerang. Seguono quindi alcune considerazioni, rigorosamente in ordine sparso, circa alcuni aspetti del magazzino che possono essere mutati da un WMS valido, e che pertanto possono influire, direttamente o indirettamente, sull’incremento delle vendite. Per esempio, l’incremento può essere il frutto di una rivisitazione del layout del magazzino, oppure dell’adeguato livello di saturazione. A tal proposito, è sempre bene considerare che i magazzini troppo pieni o troppo vuoti devono in qualche modo preoccupare, l’ordine di grandezza della saturazione deve essere intorno all’80 per cento. Occorrono infatti spazi adeguati a consentire i flussi e i movimenti degli operatori. In altre parole, il WMS permette di adottare le best practice per gestire gli stock, gli spazi, le macchine e, anche, le persone.

H factor non è invincibile

Il magazzino privo di WMS è un magazzino che funziona – o forse è meglio dire che va avanti – grazie alla memoria (ma anche alla capacità, alla buona fede, alla correttezza) di chi ci lavora. E pertanto, è un magazzino che molto probabilmente nasconde delle inefficienze, degli sprechi, dei costi occulti. Sì, perché il fattore umano – H factor – non è infallibile, e non lo è per una serie di motivi. L’adozione di un WMS – a patto che sia adeguatamente progettato e cucito su misura su quel determinato magazzino – rimettendo le cose in ordine e al proprio posto, eliminando i tempi morti, ri-posizionando gli articoli ha effetti positivi sulle performance complessive dell’attività, anche in termini di vendite.

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